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Formula 1

Impeding a Piastri: Leclerc arretrato di 3 posizioni sulla griglia della Sprint Race





Charles Leclerc ha ricevuto 3 posizioni di penalità da scontare nella prossima Sprint Race alla quale prenderà parte per aver ostacolato il pilota della McLaren Oscar Piastri nel corso della qualifica Sprint.

leclerc penalità
© Ferrari Media

L’infrazione è avvenuta nel corso del Q1 della qualifica Sprint del GP d’Austria: il monegasco stava percorrendo la traiettoria più interna di curva 9 per rientrare ai box quando alle sue spalle è arrivato lanciato Oscar Piastri, che è stato costretto ad evitarlo rovinando il suo giro. I commissari, dopo aver analizzato la situazione, visto la telemetria, ascoltato i team radio e aver ascoltato i due piloti, hanno giudicato il #16 della Ferrari colpevole. Nel comunicato si legge infatti: “Il pilota della vettura 81 (Piastri) ha affermato che arrivando in curva 9 ha visto che la macchina 16 stava procedendo lentamente e ha dovuto frenare, rallentando di circa 45 km/h rispetto al precedente giro lanciato. Questo è stato verificato dagli steward guardando la telemetria della macchina 81. La vettura 81 ha perso circa mezzo secondo in quel microsettore (5.3 s vs 4.8 s). Il pilota della macchina 16 ha affermato che l’ultima comunicazione ricevuta dal suo team è arrivata mentre si trovava in curva 4 e recitava (‘Piastri a 6 secondi’) e che ha visto la vettura 81 nei suoi specchietti mentre era in curva 8 e Piastri era in curva 7. Il rappresentante del team della macchina 16 [Ferrari] afferma che il team ‘avrebbe potuto fare meglio’ nel comunicare l’arrivo della vettura 81 e il suo pilota ha affermato che se fosse stato avvertito in tempo avrebbe potuto fare qualcos’altro prima.

Per l’ennesima volta assistiamo quindi a una carenza di tempestività del muretto Ferrari nel comunicare con i propri piloti. Una situazione che ha già portato più volte quest’anno i piloti Ferrari ad essere penalizzati per aver ostacolato dei loro colleghi, come nel caso della penalità a Leclerc a Monaco.

Il comunicato si conclude ribadendo le colpe del team e specificando che la penalità verrà applicata alla prossima Sprint alla quale il monegasco prenderà parte: “Di conseguenza stabiliamo che sebbene non fosse tutta colpa del pilota e che la mancanza di comunicazione del team è stato il fattore principale, una penalità in griglia deve essere assegnata in quanto la macchina 81 è stata ‘non necessariamente ostacolata’ poiché non c’è dubbio che la situazione si sarebbe potuta evitare. Bisogna notare che questa penalità deve essere applicata SOLO alle Sprint e se il pilota non fosse in grado di prendere parte a questa gara Sprint la penalità verrà scontata alla prossima Sprint (e non al Gran Premio).

Charles Leclerc, a seguito della penalità ricevuta, sarà quindi costretto a scattare dalla nona casella di uno schieramento aperto nuovamente da Max Verstappen, in grado di chiudere davanti a tutti anche la Sprint Shootout. L’olandese della Red Bull ha piegato la resistenza di Sergio Perez, finalmente 2° con la RB19, mentre gli ottimi Lando Norris e Nico Hulkenberg si sono tolti la soddisfazione di precedere Carlos Sainz e – a questo punto – Fernando Alonso, 6° per via dell’arretramento del monegasco. Alle spalle dell’asturiano scatterà Stroll, con Ocon e la sua Alpine che partiranno invece davanti a Leclerc e a Kevin Magnussen. Albon, Gasly, Tsunoda e De Vries occuperanno dalla 11ª alla 14ª casella della griglia, andando così a precedere George Russell – appiedato nel corso del Q2 da un problema tecnico occorso alla sua Mercedes – e Guanyu Zhou, 16°. Alle spalle del cinese si schiereranno infine Oscar Piastri, Lewis Hamilton (escluso in modo clamoroso già durante il Q1 per via della cancellazione del suo miglior crono), Valtteri Bottas e Logan Sargeant, fanalino di coda della Sprint Shootout di questa mattina.

shootout f1 austria
© F1




Tags : f1ferrariimpedingleclercpiastri
Fabio Catalano

The author Fabio Catalano

Appassionato di motorsport e dinosauri, motivo per cui provo a inserire riferimenti a questi ultimi negli articoli di Formula 1. D’altronde se lo fa AO Racing posso farlo anche io