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Info, orari, nessun record e un nuovo layout: guida al GP di Singapore 2023 di F1





Au revoir, cara Europa. Il Circus della Formula 1, giunto ormai al 16° appuntamento della stagione 2023, dopo gli appuntamenti ravvicinati di Olanda e Italia ha fatto armi e bagagli per dare l’arrivederci al Vecchio Continente e iniziare così la sequela di trasferte intercontinentali che condurranno all’epilogo di Yas Marina.

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© Photo Antonin Vincent / DPPI

A far da scenario alla ripresa delle ostilità sportive tra Max Verstappen e i suoi 19 inseguitori sarà la splendida e pittoresca cornice della città di Singapore, che sull’asfalto delle proprie strade ospita i cordoli ed i muretti dell’omonimo Singapore Street Circuit. Il tracciato asiatico per l’edizione 2023 si è rifatto il trucco, con la celebre sezione attorno allo stadio che appartiene ormai solamente ai ricordi: quello che fino allo scorso anno era un toboga di curve a 90° che da Curva 15 conduceva fino a Curva 20, infatti, si è ora trasformato in un unico rettilineo lungo 397,9 metri. Una simile trasformazione nel layout della pista fa sì che il circuito sia lungo ora 4,940 km, che il numero delle curve scenda da 23 a 19 (delle quali 12 a sinistra e 7 a destra) e che siano ora necessari 62 giri per percorrere i 306,280 km complessivamente previsti in gara.

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Le differenze tra il vecchio e il nuovo layout del Singapore Street Circuit

Nonostante un rettifilo in più, particolarmente elevata resta la tortuosità del tracciato: i piloti trascorreranno solamente il 51% del tempo sul giro con la farfalla dell’acceleratore completamente spalancata. Discorso diverso va fatto invece per quanto riguarda l’impianto frenante, sollecitato in modo particolare tra le stradine di Singapore. Brembo classifica il tracciato di Marina Bay come particolarmente impegnativo, assegnandogli un valore di 4 su una scala che va da 1 a 5, soprattutto per via dell’utilizzo pressoché costante dei freni che lascia ben poco spazio all’abbassamento delle temperature. I piloti trascorreranno il 21% del tempo totale di gara con il pedale del freno pigiato, mentre la staccata più impegnativa è quella di Curva 14: lì le monoposto passano da 290 km/h a 91 km/h, percorrendo 92 m in 2”15 e subendo una decelerazione di 4,7 G. Piuttosto stressate saranno le trasmissioni, dati i 64 cambi marcia registrati in media l’anno passato, mentre la più elevata forza G subita in percorrenza la si avrà in Curva 22 con un picco di 3,1 G.

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© Brembo

Così come già accaduto nel 2022, anche nel corso dell’edizione 2023 del Gran Premio di Singapore i piloti avranno a disposizione tre zone DRS, ciascuna con il proprio Detection Point. La prima zono di attivazione dell’ala mobile sarà posizionata sul rettilineo che da Curva 5 porta a Curva 7 (con il Detection Point piazzato all’altezza di Curva 4), la seconda è stata confermata sull’allungo che da Curva 13 conduce a Curva 14 (con il Detection Point infilato tra Curva 12 e Curva 13) e la terza troverà invece posto sul rettifilo di partenza/arrivo, con il Detection Point messo all’uscita di Curva 21. Nonostante un simile dispiego di zone DRS, la conformazione della pista non favorisce particolarmente i sorpassi: nel corso dell’intera edizione 2022 – pensate – ne sono stati completati solamente 11. 

Nelle ultime 5 edizioni si è attesta al 100% la possibilità di veder entrare in pista la Safety Car, mentre serviranno 25” per attraversare i 417 m di Pit Lane alla velocità di 60 km/h. Il poleman scatterà dal lato sinistro della griglia di partenza e, per evitare di essere uccellato alla staccata di Curva 1, avrà a disposizione 197 m per tentare in tutti i modi di difendersi. Dato l’avvenuto cambio di layout non ci sono record da snocciolare, dunque passiamo immediatamente a ricordare come si è conclusa l’edizione 2022: lo scorso anno il GP di Singapore è stato vinto da Sergio Perez, che fino al traguardo è riuscito a resistere agli attacchi di Charles Leclerc e Carlos Sainz, giunti rispettivamente al 2° e al 3° posto in classifica mentre Max Verstappen annaspava un po’ nella bagarre di centro gruppo.

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© Pirelli F1 Press Area

In occasione del GP di Singapore Pirelli rispolvererà le mescole più morbide della propria gamma, con team e piloti che avranno quindi a disposizione le Hard C3, le Medium C4 e le Soft C5. “A Singapore prende il via la fase finale di questa lunga stagione, che porterà la Formula 1 a correre in tre continenti e 16 fusi orari. Il Gran Premio nella città-Stato di Singapore è stato il primo a svolgersi sotto la luce artificiale, aprendo una strada poi seguita – in tutto o in parte – da altre gare” – ha dichiarato Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli – “Dal punto di vista tecnico, quella di Marina Bay è una tipica pista cittadina, molto tortuosa (sono 19 le curve, molte a 90° C) e con pochissime vie di fuga: anche un piccolo errore può essere pagato a caro prezzo. Dal punto di vista aerodinamico, le caratteristiche della pista impongono la scelta di una configurazione ad alto carico. Quest’anno fa il suo debutto un’importante novità nel tracciato, determinata da una serie di interventi edilizi nella zona di Marina Bay: la sezione originariamente compresa fra le curve 16 e 19 è diventata infatti un rettilineo lungo quasi 400 metri. La modifica renderà sicuramente il circuito più veloce, sia perché la lunghezza totale scende sotto i cinque chilometri sia perché sarà decisamente più filante. Da valutare se la modifica avrà un impatto sulle strategie, anche perché – almeno sulla carta – potrebbe anche essere stata creata un’opportunità per i sorpassi, fino ad oggi molto difficili a meno di non avere un grande margine di vantaggio in termini di prestazione. Lo stress sui pneumatici non è particolarmente elevato in termini di carichi mentre particolare attenzione dovrà essere data alla gestione dell’asse posteriore, messo a dura prova in fase di trazione in uscita dalle curve lente. Le temperature sono solitamente piuttosto elevate e costanti, trovandosi Singapore a pochi chilometri (circa 150) dall’Equatore, il che aumenta il rischio di surriscaldamento, tanto delle gomme quanto di tutte le parti meccaniche della monoposto, senza dimenticare peraltro l’elemento determinante in una corsa automobilistica, vale a dire il pilota!”. Pirelli, ovviamente, porterà a Singapore anche Intermedie e Full Wet che, stando alle previsioni meteo attuali, potrebbero fare la propria comparsa nella giornata di domenica: se per venerdì e sabato è infatti previsto un clima soleggiato con temperature nell’ordine dei 30°, per quanto riguarda il giorno del GP nel momento in cui questo articolo viene scritto è segnalato il 50% di probabilità di pioggia.

Il GP di Singapore sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky Sport F1 (canale 207), mentre TV8 come al solito proporrà in differita qualifiche e gara. Ecco tutti gli orari del weekend.

Venerdì 15 settembre

  • 11:30 – 12:30 > FP1 | diretta Sky
  • 15:00 – 16.00 > FP2 |diretta Sky

Sabato 16 settembre

  • 11:30 – 12:30 > FP3 | diretta Sky
  • 15:00 > Qualifiche | diretta Sky / differita su TV8 dalle 18:30

Domenica 17 settembre

  • 14:00 > GP Singapore | diretta Sky / differita su TV8 dalle 18:00

Lunedì 18 settembre





Tags : f1f1 2023formula 1gp singapore
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow