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Doppietta Cadillac Jota nella Hyperpole della 24 Ore di Le Mans! Drudi fa pole tra le GT3





Quattro grandiosi turni di qualifiche hanno decretato la griglia di partenza della 24 Ore di Le Mans 2025. Ecco la cronaca di tutte le sessioni di Hyperpole.

© Julien Delfosse / DPPI

Si inizia dalla Hyperpole 1, per LMP2 e GT3, che parte regolarmente e con tutte le auto subito in pista. I prototipi cercano di farsi spazio, per superare tutte le GT prima dello start e riuscire ad avere pista libera. 20 minuti in questa prima qualifica, che vede Oliver Jarvis su United Autosports #23 e Simon Mann su AF Corse #21 a dettare il passo nelle rispettive categorie dopo il primo giro lanciato. Sbaglia invece il compagno di squadra di Mann, Francesco Castellacci, che lancia fuoripista la sua Ferrari 296. L’uscita alla Virage Porsche condanna l’italiano, poiché la AF Corse #54 è immersa nella ghiaia: red flag! Dopo 8 minuti e 34″ quindi il primo dei turni di qualifica è già interrotto. L’auto viene recuperata, ma per regolamento non può più prendere parte alla qualifica, vedrà tutti i tempi cancellati e sarà classificata in ultima posizione di questa sessione.
La Hyperpole 1 riprende dopo circa 5 minuti, con 11:26 rimanenti sul cronometro; ci sarà spazio solo per due giri lanciati, forse tre per le prime tra le LMP2, che subito cercano di liberarsi delle GT. Problema tecnico per Baud, che accosta sull’Hunaudieres con la McLaren #59, mentre sul rettilineo principale sale in prima posizione LMP2 Van der Zande, con l’altra United. Appena dietro di lui c’è Dane Cameron, che fa secondo con AO by TF #199 (Spike), mentre l’altra United segue in terza posizione. Supera poi tutti Yelloly, sulla Oreca di Inter Europol, prendendosi la prima posizione provvisoria in 3’34″657. Tra le LMGT3 c’è in testa Van der Linde, su BMW #46, quando inizia per tutti l’ultimo giro. Il tempo scade, con TF Sport #81 (Eastwood) e Manthey 1ST Phorm (Pera) che inseguono la GT bavarese. Sotto la bandiera a scacchi migliora Dane Cameron, in seconda piazza con Spike, mentre non riescono a migliorare e passare il turno le due auto di Algarve Pro Racing, VDS Panis Racing e la IDEC Sport #28, con Alvarez al volante: questi sono gli esclusi dalla H2. In LMGT3 nessuna rivoluzione nell’alta classifica, mentre nelle retrovie non migliorano Proton Competition, Ziggo Sport Tempesta e United #59 (che era riuscita a ripartire). L’altra McLaren, con Gelael al volante, riesce invece a trovare il tempo all’ultimo respiro, solo per l’ottava posizione in realtà, ma che vale però l’ammissione in H2.

La Hyperpole 2 inizia alle 20:42, con la pista che si sta raffrescando. Condizioni ottime, con 26.5°C di aria e 33.6°C di asfalto. 15 minuti per questa seconda qualifica, e quindi nuovamente tutte le auto subito in pista, ma non sempre coi migliori piloti: qualcuno ha preferito non rischiare, qualificando la macchina e non provando a mettere il pilota di più alto grado in H2. Ricordiamo infatti che per le Supplementary Regulations è obbligatorio cambiare il protagonista al volante tra le due Hyperpole. I primi giri si chiudono quando effettivamente manca ormai solo metà tempo sul cronometro, con Hanley #23 e Deletraz (AO by TF) in successione a settare il miglior giro tra le LMP2.
Rovera davanti a tutti in LMGT3, con un 3’53″294, davanti a Drudi e Valentino Rossi, rispettivamente al volante di Heart of Racing #27 e WRT #46. 3 minuti e 39″ al termine, passa Hanley e nuovamente prende la testa della categoria P2, questa volta non superato dagli inseguitori. Rovera ribatte il proprio tempo, migliorandosi in 3’53’085, ma meglio di lui fa Mattia Drudi, che lo supera in 3’52″789 al volante della Aston Martin Vantage.
Un minuto e mezzo al termine, arriva Dillmann, che col record nell’ultimo settore porta la Inter Europol davanti a tutti, 3’35″333 per il francese. Chiude un altro giro Ben Hanley, che non migliora la seconda posizione ma riesce a passare sul traguardo un paio di secondi prima della bandiera a scacchi, che prendono tutte le altre LMP2 tranne Deletraz. Beche su TDS Racing trova il colpaccio a tempo scaduto, e con 271 millesimi di margine su Dillmann si prende la Hyperpole tra le LMP2 in 3’35″062.
In LMGT3 non migliorano Rossi e Rovera, mentre Maxime Martin è quarto di classe. Mantiene la Hyperpole Mattia Drudi, con circa tre decimi su Rovera, mentre gli inseguitori sono oltre i 2 secondi! A tempo scadutissimo chiude il giro Deletraz, riuscendo a superare Ben Hanley per la terza posizione in LMP2, con il britannico che un istante prima non era riuscito a migliorarsi. Si chiude così la Hyperpole 2, con TDS Racing #29 (Beche) e Heart of Racing #27 (Drudi) davanti a tutti nelle rispettive classi.

Anche per le Hypercar ci sono 20 minuti di Hyperpole 1, ma con 15 auto in pista. Solo i migliori 10 potranno accedere al quarto d’ora finale di qualifica. Assente la Porsche #6, a causa della squalifica arrivata nella notte di ieri. Le condizioni meteo permangono ottime, con 33.2°C di asfalto all’inizio della sessione, che scatta regolarmente alle 21:05, con tutte le protagoniste subito in pista, quasi troppo vicine le une alle altre per non disturbarsi nel giro di riscaldamento. Avviano le danze le due BMW, forti della loro posizione in fondo alla pitlane. Segue Toyota, che proprio per questo tipo di comodità si è spostata quest’anno dai primissimi garage a inizio corsia box, che storicamente occupavano da tempo, fino a uno degli ultimi garage in fondo alla pitlane. Molto veloce il primo giro per BMW, con Frijns che sulla #20 registra un 3’24″420, presto battuto da Bourdais sulla Cadillac #38, 3’24″315. Prende la testa Andlauer, 3’23″979 sulla 963 #5, mentre Schumacher issa la Alpine in seconda posizione, con un bel 3’24″183. Sopra il 3’25” Toyota e Ferrari, che per ora non hanno morso, forse volontariamente per preparare al meglio la gomma. Record del secondo settore per Molina nel terzo giro, secondo lanciato, mentre chiude un altro giro Frijns, prendendosi la P2 a 0.099″ da Andlauer. Molina migliora il suo tempo rubando proprio la seconda piazza, a 46 millesimi dalla testa della corsa, che è sempre in mano a Porsche #5. Pittano in molti, quando si è superata la metà sessione, e alla fine rientrano tutti tranne le due Ferrari ufficiali, le due BMW e la Porsche #4. La #20 in realtà rientra al giro dopo, seguita dalla gemella. Infine rientrano anche gli altri, portando quindi tutte le 15 Hypercar in lizza sulla medesima strategia. 3 minuti al termine, migliora Paul-Loup Chatin, che solleva la Alpine #35 alla settima posizione. Poco dopo colpo di scena clamoroso, Andaluer perde la posteriore destra, proprio nel rettilineo che precede le chicane finali. Il francese riesce a rientrare, non causando una bandiera rossa che l’avrebbe squalificato dalla Hyperpole. Salvato anche dai commissari, che senza auto in arrivo entrano in pit entry, dove la gomma è rotolata, e la rimuovono. Andlauer perde poi la prima posizione, in favore di Hertz Team Jota, che viene poi superata da Toyota e quindi da Schumacher, che chiude provvisoriamente il turno da primo, in 3’23″462. Tempo scaduto, Ferrari #51 e #83 escluse, con Pier Guidi e Ye che stanno cercando il giro buono. Ci prova anche Marciello, vittima di un gigantesco bloccaggio a Mulsanne. Alla fine per lui settimo posto provvisorio, metre è primo Frijns in 3’23″250, superato poi da Bourdais in 3’23″141, quindi Aitken in cima in 3’22″742, nuovo record dell’era Hypercar! Chiudono il giro le Ferrari, ma è solo 11esimo Pier Guidi, 13esimo Ye, esclusi! Molina sulla #50 è riuscito invece a trovare un 3’23″273 che vale la quarta posizione.
Superano il turno Cadillac #311 (Aitken), Cadillac #38 (Bourdais), BMW #20 (Frijns), Ferrari #50 (Molina), Alpine #36 (Schumacher), Toyota #8 (Hartley), Porsche #4 (Nasr), Cadillac #12 (Stevens), Porsche #5 (Andlauer) e BMW #15 (Marciello). Fuori le altre due Ferrari, la Alpine #36 con Chatin, la Cadillac di WTR con un track limits preso da Ricky Taylor nel finale e ovviamente la Aston Martin, a 2.5 secondi di ritardo.

31.7°C di asfalto, quando alle 21:40 parte la Hyperpole 2, con due Porsche, tre Cadillac, due BMW, una Ferrari, una Alpine e una Toyota. Tutti diversi i piloti, come dicevamo prima per questioni regolamentari. Come al solito davanti a tutti BMW, ma solo con la #20, visto che la #15 è subito rientrata ai box. Stessa strategia per Cadillac, con Bamber in corsia box con la Jota #38 dopo il primo outlap. Probabile che questo sia fatto per scaldare l’auto con delle gomme usate, per poi montare le nuove solo per l’ultimo giro di lancio. Ovviamente anche per le Hypercar c’è solo un quarto d’ora in Hyperpole 2, con quasi metà sessione che sostanzialmente viene utilizzata per preparare al meglio l’attacco al tempo.
Sbaglia Buemi su Toyota #8, lunghissimo a Mulsanne con un bloccaggio chilometrico che si conclude nella via di fuga. Il rientro dello svizzero crea anche un discreto disturbo a Fuoco, che però non era nel suo miglior giro, visti gli intertempi un po’ alti. 3’24″528 è il primo crono di interesse, per Van der Linde sulla #20, mentre Fuoco chiude davanti a lui in 3’24″213. Lo superano poi Lynn su Jota #12 e Tandy su Porsche #4. Meglio di tutti però fa Jaminet, che registra un 3’23″475 con la Porsche #5. 6 minuti alla fine, si lancia Vanthoor su BMW #15 dopo aver effettuato il pit anticipato. Sono in un giro buono Van der Linde sulla #20 e Makowiecki su Alpine, con i propri migliori settori 1 e 2. Migliora infatti la #20, terza, superata poi da Tandy sulla 963 #4. Makowiecki è sesto con Alpine, 3’24″398. Lynn (Jota #12) migliora a sua volta, prendendosi la seconda posizione in 3’23″794, mentre mantiene ancora 3 decimi di margine Jaminet, che però in questo giro non riesce a migliorare. Non sale Bamber, che con la Cadillac #38 non riesce a staccarsi dall’ottavo posto. Cerca di fare meglio di lui Drugovich, sulla V.Series-R di Whelen, con i primi due settori record ma il giro chiuso in 3’24″380, è solo sesto. Si è rilanciato Lynn, che fa il suo miglior secondo settore e con un terzo intertempo eccellente chiude il giro in 3’23″166, prima posizione! Sventola la bandiera a scacchi, chiude il giro Fuoco che però non migliora e resta quinto, in 3’24″213. Attenzione a Bamber, che replica la cavalcata del compagno di squadra e chiude alle sue spalle per 167 millesimi, è doppietta Cadillac Jota! Chiude bene anche Vanthoor, che si scolla della decima posizione salendo in P4 con la BMW #15. Jaminet non riesce nuovamente a migliorare quanto fatto in precedenza, ma rimane terzo. Fuoco alla fine è scalato in settima posizione, mentre Toyota è ultima senza aver registrato un giro!

QUESTA la classifica finale delle qualifiche, ordine di partenza della 24 Ore di Le Mans 2025





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Tommaso Costa

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