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Tripletta Ferrari nella qualifiche della 6 Ore di Spa. In LMGT3 pole a Lexus #78





Grandiosa prestazione di Ferrari nella Hyperpole della 6 Ore di Spa, con Fuoco e Kubica che portano le loro 499P sotto i 2 minuti, prima volta nell’era Hypercar. In LMGT3 si registra la prima pole position per Lexus, con Gehrsitz al volante. Partenza della gara domani alle 14:00

qualifiche 6h spa
© Julien Delfosse / DPPI

Come al solito si inizia dalla pre-qualifica, a Spa allungata da 12 a 15 minuti a causa della lunghezza del circuito. In pista per prime le LMGT3, con la Qualifica che inizia puntuale alle 14:40. Ci sono 16°C di air temperature, mentre l’asfalto è a ben 36°C, con cielo completamente sereno e poco vento. Visti gli incidenti di Giovinazzi e Iron Lynx nella giornata di ieri, estrema attenzione nel complesso Eau Rouge Radillon per tutti i Bronze al volante delle GT. Complici i minuti in più, oltre alla necessaria cura da prestare, le LMGT3 escono più distanziate del solito, con Iron Dames e Akkodis #87 con Umbrarescu che scendono in pista con quasi due minuti di ritardo. Per tutti un primo giro lentissimo, seguito da una seconda tornata leggermente più “push“. Spinge un po’ di più Heriau, che chiude il primo lanciato in 2’36″627, addirittura in 2’23″220 Umbrarescu su Lexus #87, ma il giro viene cancellato. In testa Celia Martin, 2’23″911. Ancora alti, ma comunque un secondo giro di riscaldamento molto veloce. Primo tempo serio per Heriau, serissimo anzi, visto che il francese al volante della 296 di AF Corse prende la testa in 2’19″462, superato poi da Hardwick al volante della Porsche di Manthey 1ST Phorm, con un ottimo 2’19″265. Terzo Ian James, su Aston Martin #27 schierata dalla sua Heart of Racing. Sale poi in terza posizione la Mustang Proton #88 di Gattuso. Rilancia Heriau, 2’19″223, solo 42 millesimi davanti a Hardwick, a circa 4 minuti e mezzo dalla fine. Più lento l’americano, a 4 decimi di ritardo nel suo terzo giro lanciato. Seguono Gattuso su Mustang e le due Lexus, coi primi 5 racchiusi in meno di 3 decimi al momento. Due minuti alla fine, ancora fuori Ben Keating, 17° con la Corvette #33, mentre la gemella guidata da Van Rompuy si trova in 10ª posizione: soli 37 millesimi di margine sulla BMW di The Bend WRT, con Shahin al volante. In realtà entrambi vengono subito buttati fuori dalla Hyperpole da Derek Deboer, che piazza la Aston di Racing Spirit of Leman nella top 10 (ottavo). Rientra Hardwick, con la Porsche al momento in 2° posizione, seguito poi da Gattuso (quarto). 15 secondi dalla fine, ai box anche Heriau che rinuncia all’ultimo giro, mentre in pista riesce a migliorare solo Bernardo Sousa, con la Mustang #77 che riscrive il tempo confermando però la sua decima posizione, senza scalare la classifica.
Due Ferrari, due Lexus, due Aston e due Mustang superano il turno. Grande risultato per le Ford, mentre passano solo una BMW e una Porsche. Fuori entrambe le Corvette, le Mercedes e a sorpresa anche le due McLaren! Questo il risultato della prima qualifica:

Salgono in macchina i Silver per la Hyperpole delle LMGT3. Questo a causa dell’ultimo update regolamentare, che da quest’anno ha imposto a Bronze e Silver di spartirsi Qualifica e Hyperpole rispettivamente. 12 minuti invece dei classici 10, con oltre 37°C in questo momento sul tracciato di Spa-Francorchamps. Veloce Rossi nel primo giro lanciato, 2’19″753, battuto subito da Levorato in 2’18″737 sulla Mustang #88 di Proton Competition. Seguono Pera su Manthey 1ST Phorm e le due AF Corse, con Mann e Castellacci al volante. Record nel secondo settore per Mann, che però fa accendere un track limit che gli cancella il giro. Pulito invece Levorato, che su Mustang migliora il primo tempo correggendo in 2’18″229. Lo supera però Gehrsitz, con un ottimo 2’17″732 su Lexus Akkodis #78, fatto registrare a 4 minuti dal termine. Terzo Castellacci, in 2’18″314, superato poi da Robichon, che grazie anche al record nel terzo settore porta la Aston di HoR in terza piazza. Lexus e Mustang nelle prime due posizioni, mentre le auto gemelle non stanno performando: addirittura ultima la RC F #87, con Schmid che rientra a due minuti dalla fine, senza sostanzialmente aver fatto segnare un giro. Male anche l’altra Mustang, con Tuck in 6° piazza a oltre 7 decimi dalla testa, quando manca solo un minuto alla fine della sessione.
Rientra Gehrsitz, poleman provvisorio, mentre ancora ci provano tutti gli altri, con Tuck che finalmente, nel suo ultimo tentativo, fa segnare il record personale su ogni singolo settore. L’inglese trova così un’ottima seconda piazza, davanti all’altra Mustang, in 2’18″016. Bandiera a scacchi che sventola da quasi un minuto, arriva sul traguardo Barrichello, che a sorpresa ottiene il secondo posto con la Vantage di Racing Spirit of Leman, grazie anche al miglior intertempo assoluto nel secondo settore. 2’18″008 per il figlio d’arte, che supera a tempo scaduto il redivivo Tuck, per prendersi la prima fila. Conferma la pole Finn Gehrsitz, con la Lexus #78 di Akkodis ASP davanti a tutti. Seconda fila interamente Mustang, risultato sorprendente!

Nessun dramma in LMGT3, quindi per le Hypercar la pre-qualifica inizia puntuale alle 15:25, anche qui con 15 minuti invece dei canonici 12. Subito in pista tutti, con le Peugeot che escono per ultime. Ben 38.5°C di asfalto in questo momento, con l’aria sopra i 17, vento quasi nullo. Nonostante il meteo eccellente per Spa, molta attenzione nel primo giro per tutti i prototipi, con tempi nell’outlap oltre i due minuti e mezzo, quasi 4 per alcuni. Niente di meglio nella tornata successiva, tempi da GT nel secondo passaggio, con Riberas che dopo un confronto col muretto decide di usare ancora un giro, il terzo, per scaldare al meglio la sua Aston Martin Valkyrie #009. Fanno sul serio invece le Ferrari, che al secondo giro lanciato fanno segnare un ottimo 2’00″755 con Kubica, superato subito da Fuoco sulla 499P numero 50: 2’00″419, record Hypercar. Terza l’ultima delle rosse, con Giovinazzi in 2’00″798. Mega giro per Peugeot, con Vergne che trova un gran 2’00″448, per prendersi la seconda piazza a soli 29 millesimi da Antonio Fuoco! L’italiano poi rilancia nel quarto giro, migliorando in 2’00″108, mentre non trova la prestazione Hartley, con la GR010 #8 ancora fuori dall’Hyperpole. Quattro minuti e mezzo alla fine, sta volando Lynn, che dopo tre giri di riscaldamento chiude il suo best lap in 2’01″073, 5° slot provvisorio per la Cadillac Jota #12. Fatica l’altra V-Series.R, con Bamber che paga circa 4 decimi al compagno di squadra.
Faticano ancora le Toyota, 13ª e 14ª a 1.8″ dalla testa! Anche le Porsche al momento sono sul filo del rasoio, con le 963 numero 6, 5 e 99 appena fuori dalla Hyperpole provvisoria, un decimo di distacco dalla 10ª piazza. Posizione conquistata da Marciello, che chiude il suo ultimo giro con la BMW #15 in 2’01″410. Leggero ma distruttivo fuori pista per la Porsche di Estre, con il francese che danneggia l’aerodinamica del retrotreno, mente esce di pista la Aston #007 Bandiera gialla rimossa poco dopo. Nel finale poi arriva un ottimo tempo per Mick Schumacher, che porta in 5ª posizione la Alpine, mentre anche Vandoorne trova un posto in top 10. Giro spaventoso di Bamber, con mille rischi corsi in ogni curva, entrando pure di traverso a Stavelot. Tutto questo circo permette al neozelandese di chiudere in 9ª posizione, in 2’01″326, qualificando all’Hyperpole anche l’altra Jota Cadillac. Bandiera a scacchi per lui e per le due Toyota, che concludono in 15° e 16° posizione, davanti solo alle due Aston. Tre Ferrari qualificate, con tutti i prototipi francesi che entrano in Hyperpole, per la prima volta! Dentro anche le due Cadillac, con Frijns che è riuscito a piazzare la BMW #20 nei migliori 10.

Ultima sessione del giorno, la Hyperpole riservata ai prototipi, che parte alle 15:48 con vento inesistente e ancora 38.2°C di asfalto, cielo senza una nuvola. 12 minuti anche per le Hypercar a caccia della pole position. Primo giro out abbastanza veloce per tutti, e si inizia subito a fare sul serio. Kubica lamenta in radio molto sottosterzo, causato dalle gomme ancora fredde. Il suo primo giro è appena sotto i 2′ e 10″, come Frijns sulla M Hybrid V8 #20. Un po’ più veloci le Cadillac, con Lynn che si è lanciato con un 2’04 alto.
Terzo giro, secondo lanciato, e inizia la sfida. Record per Kubica, 1’59″617, primo pilota sotto i 2 minuti in questa nuova era Hypercar, subito ribattuto da Antonio Fuoco, che piazza la 499P ufficiale in prima posizione con un grandioso 1’59″617. Record nel secondo settore per Lynn, a 4 minuti dal termine, con la Cadillac #12 che chiude però solo in 5° posizione. L’auto americana è preceduta da Giovinazzi (2’00″201) e Vandoorne, quest’ultimo 4° con la Peugeot 9X8 a soli 17 millesimi dal pugliese, dopo aver fatto segnare pure il miglior parziale nel T1.
Due minuti e mezzo al termine, rinunciano la Cadillac di Lynn e la Peugeot #94, mentre restano in pista le altre francesi, che però non riescono a migliorare. Schumacher tenta un acuto negli ultimi 20 secondi, ma fallisce il giro e rimane in P6. A Les Combes sbaglia Giovinazzi, che dopo il passaggio in ghiaia rischia di toccare il muro. Molto preciso invece Antonio Fuoco, che a tempo scaduto cerca di mettere in ghiaccio la pole position. Un decimo di ritardo nel primo settore, poi probabilmente arriva la chiamata dal muretto: molla, nessuno sta migliorando.
È tripletta Ferrari! Una grande prestazione delle 499P, unita a diversi errori degli inseguitori, ha sancito questo grande risultato. Ottima Peugeot in quarta piazza, grazie a un BoP favorevole potrebbe domani avvicinarsi alle posizione che contano. Sufficienti le Cadillac, soprattutto la #12, mentre Porsche e Toyota sembrano un po’ attardate, perlomeno in qualifica. Nella gara di domani, che scatta alle 14:00, dovrebbero riuscire a dire la loro.

RISULTATO FINALE QUALIFICHE 6H SPA





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Tommaso Costa

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