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Super Rovanperä al Rally di Svezia, Evans fa follie ma si salva





Succede di tutto al Rally di Svezia: al termine di una giornata incredibile, Kalle Rovanperä conduce con pieno merito, dopo aver conquistato ben 3 delle 6 speciali di giornata. Il passo del pilota finlandese è stato da fuoriclasse lungo tutta la giornata e gli consente di sognare una vittoria che lo proietterebbe in testa alla classifica Mondiale per la seconda volta nella sua vita, dopo la leadership acquisita al termine dell’Arctic Rally Finland dello scorso anno.

Nonostante la prestazione del fuoriclasse finlandese, i riflettori sono stati tutti per la manovra conclusiva del pilota che lo segue, e la parola “riflettori” non è stata scelta a caso. Elfyn Evans (+8.3) ha infatti compiuto una manovra assurda al termine della PS 15, quando, impattando contro uno snowbank, ha proiettato la propria vettura oltre la sede stradale e contro un lampione, causandone lo spegnimento, arrestando la propria corsa solo dentro ad un parcheggio. Al momento il suo tempo è considerato valido, dal momento che la fotocellula ha percepito il passaggio della macchina del gallese, fattore che gli consente di rimanere in piena corsa per il trionfo.

Un Thierry Neuville relativamente falloso (+21.7) chiude in terza posizione, salvando al momento la gara di una Hyundai altrimenti assente dalle posizioni di vertice. I diversi errori commessi, tra cui un lungo nella PS 11 ed un rischioso impatto contro uno snowbank nella PS 14, sono sintomo di un pilota che sta cercando di guidare sopra al limite per portare a casa quanto possibile. Le dichiarazioni del belga fanno eco a queste considerazioni, e rimarcano come l’ultimo gradino del podio sia forse il massimo ottenibile in queste circostanze.

Segue Esapekka Lappi (+25.9), autore di una tappa pressoché opposta rispetto a quella di Neuville ed impostata nell’insegna della costanza. In palio per lui c’è un premio importantissimo: il settimo podio in carriera, che sarebbe il primo dall’ormai lontano Rally di Turchia 2019.

Quinta piazza per un Takamoto Katsuta (+1:44.8) che, come al suo solito, sta disputando un rally altalenante, alternando ottime prestazioni a numerosi errori. La sua posizione, tuttavia, è a dir poco consolidata: l’obiettivo a questo punto deve essere non commettere errori e portare a casa la vettura.

Gus Greensmith (+2:48.1) chiude la giornata in sesta posizione approfittando delle sventure di alcuni rivali. La prestazione rimane fortemente negativa, e sembra aver cancellato tutti i bei progressi che Ford aveva messo in strada al Montecarlo. Chissà se la vera Puma sarà quella brillante vista sulle Alpi francesi, oppure quella scialba apparsa in Scandinavia.

Solo settimo Oliver Solberg (+5:19.9), vittima suo malgrado di un sabato infernale: prima i problemi di setup al mattino, poi i problemi all’acceleratore nel pomeriggio, con tanto di 4 minuti persi tra penalità per partenza in ritardo e problemi lungo la PS 15. Un peccato, visto il passo messo in scena venerdì, ma le occasioni per rifarsi non mancheranno.

A completare la top 10 troviamo dunque il podio del WRC-2: al comando si piazza il solito Andreas Mikkelsen (+5:33.5), che conduce davanti a Ole-Christian Veiby (+5:44.4) e Nicolay Gryazin (+6:04.1).

Più lontano lo sfortunato Adrien Fourmaux (+7:14.4), che ha perso una vita nel corso della PS 15 a causa di un problema al motore. Nuovamente ritirata la terza Ford, appartenente ad un Craig Breen rientrato stamane con il Rally 2, costretta a fermarsi lungo la PS 14 a causa di un’avaria molto simile a quella che ha compromesso la gara del compagno di team francese.

Ancor più distante, ovviamente, Ott Tänak (+20:25.6), anch’egli rientrato con forte penalità dopo lo stop di venerdì pomeriggio: l’ottimo passo messo in scena in più di una speciale non fa altro che aumentare il rammarico per il risultato che sarebbe potuto arrivare senza quel maledetto problema tecnico.





Tags : Elfyn Evanskalle rovanperaRally di SveziawrcWRC 2022
Michele Nicolini

The author Michele Nicolini

Nasco in Liguria durante il GP di Spa 1998 e, come era prevedibile, dimostro fin da subito una grande passione per qualsiasi cosa abbia delle ruote e un motore indipendentemente dalla categoria. Su Fuori Traiettoria mi occupo del mondo rallistico ma non solo, occasionalmente trattando altri ambiti.