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Info, orari e record: guida al Gran Premio motociclistico di Gran Bretagna 2023





Il Motomondiale termina la propria pausa estiva e riaccende i motori per la tappa di Silverstone, non evento stagionale. Non mancano le novità in MotoGP, con un nuovo format del venerdì e controlli serrati sulle pressioni minime degli pneumatici.

Partenza dell’edizione 2022 (© Michelin Motorsport)

Questo fine settimana tornano in azione i protagonisti di MotoGP, Moto2 e Moto3. Per riprendere le attività e porre fine alla pausa estiva il Motomondiale ha deciso di mettere un po’ di pepe, introducendo un paio di novità importanti per la MotoGP. La prima riguarda il format del fine settimana, che si rinnova limitando ad una sola la sessione che sancisce chi passerà direttamente alla Q2. Le Prove 1 del venerdì mattina tornano quindi ad essere Prove Libere 1, per permettere ai piloti di approcciare senza stress i vari tracciati, mentre la sessione del sabato mattina diventa Prove Libere 2. Unica sessione a stabilire chi dovrà passare per la Q1 in qualifica sarà quella del venerdì pomeriggio, che diventa una sessione di Pre-Qualifica a tutti gli effetti.

Altra novità è il monitoraggio delle pressioni minime in MotoGP. Da questo GP a Silverstone entrerà in vigore il nuovo regolamento, con punizioni per tutti quelli pizzicati a gareggiare sotto le pressioni minime indicate da Michelin (1,7 bar al posteriore e 1,9 bar all’anteriore). La pressione, rilevata da sensori uguali per tutti studiato sul campo da 12 mesi, dovrà restare sopra il limite per almeno metà dei giri sia della gara sprint che della gara. Per ora nessuna squalifica per chi violerà la pressione minima, ma solo secondi di penalità in base al numero di infrazioni: alla 1ª infrazione un avvertimento; alla 2ª infrazione, 3 secondi di penalizzazione; alla 3ª infrazione, 6 secondi di penalizzazione; alla 4ª infrazione, 12 secondi di penalizzazione.

Alex Rins affiancherà Quartararo in Yamaha nel 2024
 © Michelin Motorsport

Questa regola si è resa necessaria perché molte squadre negli ultimi anni, per contrastare l’obsolescenza delle anteriori Michelin provocata dall’aumento esponenziale del carico aerodinamico, erano soliti far correre i piloti con pressioni al di sotto del limite di sicurezza posto da Michelin. Sarà interessante se l’introduzione di questa regolamentazione varierà in qualche modo i rapporti di forza nell’attuale MotoGP, considerando che queste anteriori di Michelin hanno un ridottissimo range di utilizzo: oltre i 2,05 bar di pressione iniziano a perdere grip.

Oltre a queste novità regolamentari, la pausa estiva è servita anche a seminare per il 2024: ha avuto inizio il motomercato. I primi due annunci hanno coinvolto Yamaha: a fine anno esce Morbidelli, dal destino incerto (forse VR46 al posto di Bezzecchi), e al suo posto con Quartararo ci sarà Rins, che lascerà Honda dopo una sola stagione già condita da una meritata vittoria al COTA (ma pure da un grave infortuno alla gamba nella Sprint al Mugello).

Teatro della riaccensione dei motori è nuovamente il circuito di Silverstone, una pietra miliare del Motorsport. Nato aeroporto militare durante la seconda guerra mondiale, quello di Silverstone divenne circuito nel dopoguerra per gare di auto e motociclette collegando le tre piste di decollo con delle curve molto semplici. Permanente dal 1950, il tracciato dalla fine degli anni 80 ha subito numerose variazioni fino a quella più recente, inaugurata nel 2010.

L’attuale tracciato di Silverstone (© MotoGP)

Questo circuito oggi misura 5,9 km con 8 curve a sinistra e 10 a destra. Le curve a destra, soprattutto Copse, Stowe e le consecutive Luffield-Woodcote, sono decisamente probanti per telaio e pneumatici. Complice il complesso Maggotts-Becketts-Chapel da percorrere a medio-alta velocità, i piloti possono superare agilmente i 330 km/h lungo l’Hangar Straight nonostante esso sia lungo appena 700 metri. Sono 10 i punti di frenata per le MotoGP, e la staccata più impegnativa è quella che porta alla curva 7 (Stowe). Per approcciare questa curva le MotoGP passano da 330 km/h a 120 km/h in 5,4 secondi in cui percorrono 292 metri. La decelerazione è di 1,5 g come in altre quattro curve: la 1, la 11 e la 16.

A proposito di Rins, fresco di nozze sia con Alexandra che con Yamaha, proprio all’ex alfiere della Suzuki appartiene il record ufficiale del circuito inglese per la MotoGP: un 1’59”346 segnato nel corso del GP 2022. Bewn più basso ma sempre regnat l’anno scorso il record assoluto, uno spettacolare 1’57”767 appartenente a Zarco.

Al momento il leader iridato della classe MotoGP è il #1 Francesco Bagnaia, con 194 punti raccolti frutto soprattutto di 4 vittorie in gara (e tre nelle sprint). Seguono Jorge Martin, staccato di 35 punti, e Marco Bezzecchi, a 36 punti. Davvero un bel momento per Ducati che, oltre ad avere tre piloti sul podio virtuale della classifica iridata, è anche in testa alla classifica riservata ai costruttori. La Casa di Borgo Panigale ha 285 punti (e in 5 GP su 8 è andata a punteggio pieno), 132 in più rispetto al secondo costruttore in classifica che è KTM. In vetta alla classifica riservata ai team c’è invece una squadra indipendente, è il Prima Pramac Racing, pur sempre motorizzato Ducati.

Passando alla Moto2, il leader iridato è Tony Arbolino grazie ai 148 punti raccolti, 8 più del rivale Pedro Acosta. Terzo è più staccato (-44 punti) Jake Dixon.
Daniel Holgato è davanti a tutti in Moto3, con 125 punti: 16 più di Masia e 26 più di Sasaki.


Il Gran Premio Monster di Gran Bretagna 2023 sarà in diretta integrale ed esclusiva su Sky Sport e NOW, i non abbonati potranno vederlo in lieve differita su TV8. Di seguito la programmazione dell’evento.

Venerdì 4 agosto
09:55 Moto3 FP1
10:45 Moto2 FP1
11:55 MotoGP FP1
14:15 Moto3 FP2
15:00 Moto2 FP2
15:55 MotoGP OP

Sabato 5 agosto
09:40 Moto3 FP3
10:25 Moto2 FP3
11:10 MotoGP FP2
11:50 MotoGP Qualifiche
13:50 Moto3 Qualifiche
14:45 Moto2 Qualifiche
16:00 MotoGP Sprint (10 giri)

Domenica 6 agosto
10:45 Warm Up MotoGP
12:15 Moto3 Gara (15 giri)
14:00 MotoGP Gara (20 giri)
15:30 Moto2 Gara (18 giri)





Tags : Info & Orarimotogp
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.