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Martin, 1° nella Sprint: “Oggi era più facile cadere che finire la gara”





Primo nella Sprint di Jerez, Martin ha ammesso di aver corso usando la testa soprattutto quando si è trovato superato da Marquez a 5 giri dal termine. “Ho provato a stargli vicino, ma lui era molto in forma oggi e sicuramente la mia posizione reale era secondo. Ne sarei stato felice, però alla fine ha fatto quell’errore e a quel punto ho badato solo a finire” ah ammesso il #89. In vista di domani, Jorge vede difficile bissare la vittoria “con un Marc così e con Pecco che sicuramente vorrà rifarsi”.

© Gold & Goose / Red Bull Content Pool

Jorge Martin ha vinto la Sprint della MotoGP a Jerez, portando a casa 12 punti importanti viste le cadute che hanno coinvolto tutti i piloti che lo seguono in classifica. A condizionare la corsa delle chiazze d’acqua rimaste dalla pioggia mattutina, alcune che sono pure emerse poco prima della gara e trasudate dal terreno, che hanno portato a ben 14 cadute (che diventano 15 col contatto Bagnaia-Binder). “Io cerco di fare il massimo che posso, usando un po’ di più la testa. Oggi era una giornata nella quale era più facile cadere che finire la gara, quindi nell’out lap e nel warm-up lap ho cercato di fare attenzione a dove ci fosse ancora dell’acqua, perché anche guardando la Moto2 avevo visto che in alcuni punti era ancora umido” ha spiegato Martin ai microfoni di Sky Sport MotoGP. “Oggi era fondamentale per capire dove passare ed essere forte nei primi giri

Martin si dice soddisfatto della Sprint ordierna, dove pure ha avuto qualche grattacapo soprattutto all’inizio con l’abbassatore: “Ho fatto una bella partenza, anche se ho avuto qualche problema con il ride height device al primo giro, ma poi sono riuscito a prendere un bel passo e a sorpassare Binder, che era uno tosto per oggi. Poi ho fatto un errore alla curva 7 e Marc mi ha preso e mi ha passato“. A quel punto Jorge ha provato a correre con la testa, accetando la seconda posizione per portare a casa punti pesanti. Ritrovandosi invece con la vittoria tra le mani: “Ho provato a stargli vicino, ma lui era molto in forma oggi e sicuramente la mia posizione reale era secondo. Ne sarei stato felice, però alla fine ha fatto quell’errore e a quel punto ho badato solo a finire, perché Acosta era molto indietro.

Sul problema con l’abbassato in partenza, Martin ha poi spiegato: “Non sono riuscito a frenare molto forte alla curva 1, anche se ho superato Marc. Poi ci ho riprovato alla 2, ma è rimasto ingaggiato. Dobbiamo capire per domani se dobbiamo cambiare qualcosa nel sistema, ma alla fine ho fatto una bella partenza e quella è la cosa più importante

In vista della gara di domani, Martin crede sia ancora tutto da scrivere: “Domani correremo con un’altra gomma, quindi credo che sarà un’altra storia. Ieri non avevo lavorato per niente con la soft, quindi sono entrato nella Sprint un po’ al buio e alla fine non mi trovavo benissimo con il grip del posteriore. Invece ieri con la media avevo fatto 11 giri di fila con un passo molto buono, quindi sono tranquillo, perché penso che sia una gomma molto più stabile e molto più costante, che rende la moto più facile da guidare“. In ogni caso, per Jorge sarà tosto replicare il successo di oggi. “Con un Marc così, con Pecco che sicuramente vorrà rifarsi, dovremo spingere perché sarà una gara molto lunga e complicata.”





Tags : Jerezmartinmotogpsprint
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.