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Martin tra podio e malore: “È stato un weekend lunghissimo”





Jorge Martin, in pista, non le ha certo mandate a dire a Pecco Bagnaia. Senza corse ai muretti e senza ordini fra squadre si hanno duelli mozzafiato come quello andato in scena fra i due piloti Ducati. Jorge ha dichiarato molto candidamente che lui non ha la pressione di vincere il Mondiale, compito che spetta al pilota della squadra ufficiale, eppure alla fine del GP d’India si trova a soli 13 punti di distacco da Pecco.

© Michelin Motorsport

Il duello non è andato come previsto per Bagnaia che ha commesso un errore e concluso la gara nella ghiaia prima della bandiera a scacchi. E il finale non è stato dei migliori nemmeno per Martin, il quale ha dovuto ricevere assistenza medica in parco chiuso a causa di un malore dovuto al troppo caldo e, immediatamente dopo la conferenza stampa, è scappato al centro medico per potersi reidratare. Pare anche che il pilota non avesse il camel bag e che, quindi, non abbia potuto bere durante la rovente gara indiana.

È stata una giornata lunga e un weekend lunghissimo. Oggi sono partito bene, però subito al primo giro ho capito che la gomma media non era quella giusta. Peccato perché avevo un passo per andare con Bezzecchi: lui ha fatto una gara incredibile, ma anche noi avevamo il passo e l’abbiamo dimostrato per tutto il weekend. Ho provato a tenere pecco vicino, poi ho visto la sua caduta” ha analizzato lo spagnolo. Poi il finale di gara molto complesso a cause del caldo e della fatica estrema in quelle condizioni climatiche. “Ho avuto una disidratazione e ho fatto fatica a finire la gara. In lotta con Fabio [Quartararo ndr] mi sono deconcentrato un po’ sul finale, ma sono riuscito a tenere la posizione e ne sono molto contento”.

Martin aveva avuto un altro problema in gara, la tuta si stava aprendo e per completare la corsa avrebbe dovuto chiuderla il prima possibile e così ha fatto. “Sembra non fosse chiusa benissimo, però appena ho visto che si stava aprendo l’ho chiusa e ho perso un secondo. Ci vuole molta energia, non è stato facile chiuderla a più di 200 km/h!”





Tags : indiamartin
Maria Grazia Spinelli

The author Maria Grazia Spinelli

Classe 1994, molisana. Da piccola vedevo mio padre seguire la Formula 1 e mi chiedevo cosa lo appassionasse così tanto, poi ho avuto un colpo di fulmine con le due ruote in un pomeriggio d'estate ed ho capito. Qui vi racconto la MotoGP e il Mondiale Superbike.