Sebastien Loeb, che nel momento in cui viene scritto l’articolo è suo malgrado fermo in attesa di assistenza lungo il percorso della Stage 11 della Dakar 2024, le ha provate davvero tutte per cercare di mettere finalmente le mani su quel Trofeo Tuareg che continua a sfuggirgli da ormai ben 8 anni.
L’alsaziano, che nella seconda settimana di gara ha disperatamente tentato di recuperare il terreno perso in precedenza nei confronti di Carlos Sainz, si è imbarcato in quella che è per lunghissimi tratti parsa un’impresa impossibile persino per un fenomeno come lui. Costretto a recuperare i 15’ di una penalità auto-inflittasi in modo scellerato, rimasto privo del supporto di Nasser Al-Attiyah nella lotta contro lo squadrone Audi Sport al gran completo, il 9 volte Campione del Mondo del WRC ha dato fondo a tutto il suo talento e a tutto il suo ingegno per cercare di aggiungere anche la Dakar al suo pressoché infinito palmares.
Una dimostrazione di quanto impegno l’alsaziano abbia profuso nel suo tentativo la si è avuta nel corso della Stage 10, la tappa ad anello attorno ad AlUla durante la quale Loeb è riuscito a recuperare 7’ nei confronti di Carlos Sainz. Il francese, alla guida di un buggy Hunter che mai come in questa edizione è stato criticato per via della sua fragilità e della sua scarsa affidabilità, si è ritrovato a dover sostituire due gomme forate senza poter fare affidamento sul sistema idraulico che solleva l’auto. Il francese, per cercare di proseguire la propria gara, non ha potuto fare altro che ingegnarsi: in entrambe le occasioni Loeb ha infatti sfruttato le rocce presenti nella zona per parcheggiare il suo Hunter… “su tre ruote”, in modo tale da sollevare e liberare il pneumatico da sostituire.
Olio di gomito, chiave alla mano e blasfemie tra i denti, l’equipaggio francese è comunque stato in grado di riprendere la corsa riuscendo addirittura a recuperare del tempo su Carlos Sainz, a sua volta rallentato da forature prontamente risolte grazie anche al supporto di Mattias Ekström e Stephane Peterhansel. “È stata una giornata davvero difficile per noi” – ha detto Loeb una volta giunto al bivacco di AlUla – “Abbiamo avuto un problema con il sistema di sollevamento dell’auto e abbiamo avuto due forature, quindi ci siamo dovuti arrampicare tra le rocce per trovare il modo di sollevare le gomme posteriori e riuscire così a cambiarle”.
“Questo problema ci è costato 15’: è un peccato ma a volte è così che vanno le corse. Carlos ha perso però ulteriore tempo, quindi vedremo cosa potremo fare domani”, ha concluso infine l’alsaziano. Che nella serata di ieri, prima che il braccetto del suo buggy Hunter si rompesse nel corso della Stage 11 costringendolo al ritiro e consegnando la vittoria nelle mani di Carlos Sainz, evidentemente ancora nutriva qualche speranza di riuscire finalmente a vincere la sua prima Dakar in carriera.