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Dal 2023 la FIA vieterà ai piloti di parlare di politica, religione e opinioni personali senza previa autorizzazione





Il nuovo Codice Sportivo Internazionale 2023 della FIA pubblicato il 19/12/2022 presenta alcune novità: tra queste l’introduzione di alcuni paletti riguardo le dichiarazioni dei piloti durante tutti gli eventi organizzati dalla Federazione Internazionale.

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© Getty Images / F1

Dal 2023 sarà infatti considerato un’infrazione del regolamento “il fare o mostrare dichiarazioni o commenti di stampo politico, religioso o personale in particolare violazione del principio di neutralità promosso dalla FIA ai sensi del suo Statuto, salvo previa autorizzazione scritta della FIA per le competizioni internazionali o dalla ASN [National Sporting Authority] di competenza per le competizioni nazionali“. L’introduzione di questo nuovo articolo, il 12.2.1.n del Codice Sportivo Internazionale 2023, non vieta quindi in toto tali messaggi, ma impone un’autorizzazione scritta della Federazione per le competizioni internazionali (Formula 1, Formula E, WRC, WEC) o dell’ente locale che organizza la corsa per le competizioni nazionali. Cosa dire e come dirlo sarà quindi filtrato dalla FIA, probabilmente per evitare “situazioni imbarazzanti” con i governi di certi Stati dove la F1 farà tappa.

È sbagliato uccidere qualcuno solo perché ha un diverso orientamento politico o religioso

Esempio di opinione personale da sottoporre al vaglio della FIA nel 2023

Dal 2023 viene specificato che anche infrangere le procedure di premiazione sarà considerato una violazione del Codice Sportivo Internazionale. Il nuovo articolo 12.2.1.o recita infatti che il “mancato rispetto delle istruzioni della FIA in merito alla nomina e alla partecipazione di persone durante le cerimonie ufficiali in qualsiasi Competizione valida per un Campionato FIA” sarà considerata una violazione del regolamento. Entrambi gli articoli puntano a eliminare casi come quelli di Lewis Hamilton a Mugello 2020, dove indossò una maglia sul caso di Breonna Taylor, di Vettel in Ungheria 2021, dove portò maglia e mascherina contro le discriminazioni sugli omosessuali o dello stesso Vettel in Canada nel 2022, dove criticò il governo canadese per i disastri ambientali in Athabasca.

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© I nuovi articoli del Codice Sportivo Internazionale FIA

Passando invece alle altre modifiche del Codice Sportivo Internazionale 2023 il nuovo articolo 9.17 impone un “gardening” di 6 mesi per l’ex Presidente della Federazione Internazionale e del Vice Presidente FIA per lo Sport. In questo periodo chi ha ricoperto tali cariche non potrà lavorare per un concorrente iscritto ad un campionato FIA e, anche dopo il limite di 6 mesi, “il concorrente non potrà beneficiare o usare alcuna informazione ottenuta da un ex Presidente o Vice Presidente FIA durante il suo mandato“.

Il nuovo articolo 2.6.5 riguarda invece il “Certificato di iscrizione per il personale dei Costruttori registrati per fornire le Power Unit di Formula Uno e le vetture di Formula E ai Concorrenti iscritti ai Campionati Mondiali FIA“. Con una serie di articoli la Federazione punta ad avere un quadro chiaro e preciso di chi lavora alla costruzione di una Power Unit di F1 e di chi alla costruzione di vetture di Formula E. In particolare l’articolo 2.6.5.d recita “All’atto dell’iscrizione per fornire propulsori di Formula Uno o vetture di Formula E ai Concorrenti iscritti ai Campionati Mondiali FIA, tali Costruttori dovranno comunicare alla FIA l’elenco dei propri dipendenti da iscrivere firmando il modulo appositamente predisposto a tale scopo“.

Altre modifiche riguardano i circuiti permanenti che ospiteranno competizioni internazionali, i quali dovranno possedere un certificato di accreditamento ambientale rilasciato dalla FIA, la definizione delle Competizioni Internazionali a velocità limitata, la cui velocità media non potrà superare i 50 km/h e altre modifiche minori per quanto riguarda le competizioni nazionali.





Tags : codice sportivo internazionalef1 2023fiahamiltonvettel
Fabio Catalano

The author Fabio Catalano

Appassionato di motorsport e dinosauri, motivo per cui provo a inserire riferimenti a questi ultimi negli articoli di Formula 1. D’altronde se lo fa AO Racing posso farlo anche io