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Guida al mondiale di Formula E, parte 1: i team e i piloti





Tra un mesetto circa partirà il mondiale di Formula E, la nona stagione dalla fondazione del campionato e la prima con la nuova generazione di vetture, la Gen 3. Con questa piccola serie di articoli, vi introduciamo a tutto ciò che c’è da sapere sul campionato, dai team ai piloti, dal regolamento sportivo alle nuove macchine. Iniziamo oggi con le line up delle squadre.

Team Formula E
Copyright: Sam Bagnall

McLaren/Nissan

La McLaren è una delle due new entry della stagione, e prende il posto dei campioni del mondo in carica della Mercedes. La struttura è rimasta la stessa, ma il resto è ovviamente completamente cambiato: il team di Woking userà come powertrain quella Nissan, non esattamente una garanzia di prestazioni, visto come nelle ultime stagioni la casa giapponese non sia stato per niente un top team. La squadra viene però da quattro mondiali (due piloti e due costruttori) consecutivi, e quindi non è il caso di sottovalutarli, anche perché sappiamo quanto il nome McLaren sia di successo nel motorsport. Inoltre, nei test le McLaren si sono dimostrate molto competitive nel corso dei test, conquistando anche la gara test di Valencia fuori campionato. Della line up della Mercedes dello scorso anno non è rimasto niente: alla guida delle due McLaren ci saranno infatti René Rast e Jake Hughes. Per quanto riguarda Rast, il tedesco è un pilota di assoluto pregio, vantando in carriera tre titoli nel DTM, due vittorie alla 24 ore di Spa e una nella 24 ore del Nurburgring, mentre in Formula E ha corso tra il 2020 e il 2021, conquistando due podi con l’Audi, e che nel 2023 alternerà l’impegno in Formula E con quello in IMSA con la BMW; Hughes, invece, è un rookie nella categoria, ha corso quest’anno in F2 i primi otto round con Van Amersfoort e vanta come risultato di maggior valore un secondo posto nella Formula 3 Asia.

Maserati

La squadra italo-monegasca rientra sicuramente nel novero dei favoriti, non solo perché il nome Maserati rievoca ricordi di vittorie in F1 e nel GT, ma anche perché ereditano le strutture della Venturi, che lo scorso anno chiuse al secondo posto in classifica costruttori. Il motore è derivato da quello della DS, uno dei costruttori migliori negli ultimi anni. La coppia è una delle più interessanti della griglia: la squadra ha infatti confermato Edoardo Mortara, secondo in campionato nel 2021 e terzo nel 2022, grande esperto nella categoria, mentre al suo fianco ci sarà Maximilian Gunther, in cerca di riscatto dopo una stagione difficile con la Nissan, ma che vanta comunque tre vittorie nella categoria. A confermare le premesse, nei test la Maserati si è dimostrata non solo solida e affidabile, ma anche molto veloce, con Gunther ha concluso al comando quasi tutte le sessioni, facendo registrare il miglior tempo assoluto. Sono loro la vera sorpresa della stagione?

Jaguar

La squadra inglese è stata l’unica a confermare la line up dello scorso anno: per la terza stagione di seguito alla guida della Jaguar ci saranno infatti Mitch Evans e Sam Bird. Per quanto riguarda il neozelandese, lui è stata la vera rivelazione della scorsa stagione, conquistando quattro vittorie (tra cui la meravigliosa doppietta romana) e lottando fino all’ultimo con Vandoorne per il titolo: quest’anno sarà chiamato a confermare quanto di buono fatto vedere lo scorso anno. Per quanto riguarda invece Bird, lui viene da una stagione difficile: nonostante nelle prime sette stagioni avesse sempre ottenuto almeno una vittoria, lo scorso anno non è mai riuscito a salire sul podio, dimostrandosi distante dal compagno di team, e chiudendo anche la stagione anzitempo per via di una frattura al polso che l’ha costretto a saltare le due gare di Seoul. Tuttavia, nel corso dei test precampionato non solo le Jaguar non hanno svettato, chiudendo spesso in fondo allo schieramento, ma, insieme alla Envision, che monta la stessa powertrain, hanno avuto diversi problemi d’affidabilità. Il passaggio alla Gen3 potrebbe essere fatale per le ambizioni della squadra inglese.

Envision Racing/Jaguar

L’Envision, terminata la partnership con Audi, che esce definitivamente di scena, passa alla powertrain Jaguar. La stagione 2022 è stata tutto sommato positiva, con un quinto posto conquistato in campionato e una vittoria (abbastanza inaspettata) conquistata a New York con Nick Cassidy; proprio l’inglese è stato confermato al volante della Envision. Pilota poliedrico, Cassidy vanta un titolo nel Super GT giapponese e uno nella Super Formula, ma anche partecipazioni nel WEC e nel DTM. Al fianco di Cassidy ci sarà Sebastian Buemi, che dopo otto anni ha deciso di abbandonare il team DAMS (prima Renault, poi Nissan) per abbracciare la causa Envision. L’ex Toro Rosso, campione nella Season 2 e attualmente ancora il più vincente della storia della categoria, ma le ultime due stagioni sono state molto complicate, con soli cinquanta punti in due anni. Il cambio d’aria potrebbe fargli bene, anche se i test per la Envision non sono andati molto bene, come già detto: Buemi, per ben due volte, è stato costretto a rimanere nel garage per tutta la sessione. Le ambizioni, comunque, sono chiare: confermare il quinto posto, mettendosi alle spalle un paio di costruttori ufficiali, e magari conquistare una vittoria di tappa, potrebbe essere un risultato di tutto rispetto.

Andretti/Porsche

Dopo un 2022 di transizione, in cui nonostante l’abbandono ufficiale di BMW la squadra americana ha continuato ad essere motorizzata dai bavaresi, nel 2023 cambia motorizzazione, rimanendo sempre in Germania ma passando alla Porsche. E da Stoccarda Andretti non prende solo il motore, poiché al posto di Askew arriva André Lotterer, che in estate aveva comunicato che non avrebbe continuato nella serie elettrica per concentrarsi sul WEC (in cui correrà proprio con Posche), ma poi c’ha ripensato e ha firmato con Andretti. Il tedesco, che è anche il pilota più vecchio nella serie, è a caccia ancora della prima vittoria in Formula E, e forse potrebbe questa essere la sua ultima possibilità. Ma non sarà facile, perché al suo fianco ci sarà Jake Dennis, che oramai può essere annoverato tra i migliori piloti della serie: lo scorso anno l’americano ha chiuso in crescendo, conquistando il sesto posto in classifica finale. Per quanto riguarda le aspettative del team, la Andretti potrebbe lottare con la Envision per essere la prima dei team clienti, puntando a qualche colpo grosso nel corso della stagione, ma tutto dipenderà da quanto sarà competitiva la powertrain Porsche.

Porsche

La squadra tedesca sembrava finalmente salita tra i contendenti al titolo, e probabilmente la doppietta di Città del Messico, la prima storica del team, aveva illuso che potessero essere della partita iridata; eppure, la Porsche, nonostante una grande velocità in qualifica, ha dimostrato grossi problemi, specie nella seconda metà di gara, probabilmente legati alla gestione dell’energia. Con il cambio di vetture però la casa di Stoccarda spera di fare il salto di qualità definitivo a top team, e per farlo si affiderà ad una delle migliori coppie in circolazione: accanto a Pascal Wehrlein ci sarà il due volte campione di categoria Antonio Felix Da Costa, con il secondo che alternerà l’impegno in Formula E con quello nel WEC, sempre con la Porsche, ma con il team cliente Jota. A Valencia le vetture di Stoccarda (e le clienti Andretti) sono andate discretamente, facendo vedere qualche sprazzo di competitività, ma senza essere al livello di McLaren, Maserati e DS.

Mahindra Racing

Il 2022 della Mahindra è stato complicato, con un solo podio conquistato a Seoul e soli 46 punti. Al posto di Sims è stato ingaggiato, al fianco di Oliver Rowland, Lucas Di Grassi: il brasiliano, nonostante sia oramai prossimo ai quarant’anni, non ha ancora perso lo smalto, e nonostante la squadra indiana non sia tra le favorite la sua esperienza potrebbe essere determinante. La Mahindra è chiamata a non peggiorare il 2022, rimanendo davanti a NIO e ABT, ma a giudicare dai test potrebbe aspirare anche a qualcosa di più, puntando su un possibile tracollo delle motorizzate Jaguar.

Nissan E-Dams

La squadra franco-nipponica è passata nel giro di pochi anni dall’essere il team di riferimento della serie ad uno dei fanalini di coda, conquistando solo 36 punti e chiudendo al nono posto in classifica nel 2022. Nella speranza di risalire la china, la Nissan ha deciso di cambiare in blocca la coppia dei piloti: via Buemi e Gunther, dentro i due francese Norman Nato e Sacha Fenestraz. Per quanto riguarda il primo, Nato aveva già corso nel 2021 in Venturi, ottenendo anche una vittoria nel round finale di Berlino, ma oltre a questo aveva anche ottenuto in precedenza un quinto posto in GP2, un secondo alla 24 ore di Le Mans nella classe LMP2 e un terzo nel WEC, sempre nella seconda classe dei prototipi. Per quanto riguarda Fenestraz, il francese, classe 1999, ha conquistato buoni risultati in Asia, chiudendo quest’anno al secondo posto in Super Formula; nella serie elettrica ha corso l’ultimo round di Seoul della scorsa stagione, sostituendo l’infortunato Giovinazzi. Ci si aspetta che la Nissan risalga in classifica, portandosi più vicina alla testa che alla coda del gruppo, e, a giudicare dalle prestazioni messe in campo, anche dalla McLaren, il progetto sembra nato bene.

NIO

Fondamentalmente l’obiettivo per la NIO è quello di non finire ultima. La squadra cinese nel 2022 ha conquistato solo 7 punti, riuscendo quantomeno a piazzarsi davanti alla Dragon Penske. Il team americano ha però cambiato gestione, e quindi per la NIO potrebbe essere difficile. Accanto al confermato Dan Ticktum, autore di una buona stagione d’esordio, ci sarà Sergio Sette Camara, che nelle ultime due annate è stato protagonista di buone prestazioni con la Dragon. Infine, sarà da valutare la nuova powertrain interamente made in China, che dovrà competere contro costruttori più noti e affermati come Porsche, Nissan e DS.

DS Penske

Fa strano dirlo, visto che tecnicamente parliamo del team ultimo classificato nella scorsa stagione, ma la squadra franco-americana è probabilmente la vera favorita della prossima stagione, e i test sembrano dimostrarlo. Penske ha abbandonato la collaborazione con la Dragon, abbracciando la DS, che a sua volta ha abbandonato la Techeetah (a questo proposito, il team cinese non correrà quest’anno, ma probabilmente tornerà nel 2024). Il risultato è un team molto forte, con una delle principali squadre del motorsport americano da un lato e un costruttore che negli ultimi cinque anni ha vinto tre titoli e ha chiuso altre due volte tra i primi tre, e che, senza più la Mercedes, potrebbe avere il miglior pacchetto del campionato. Inoltre, la coppia dei piloti è forse la più forte della Formula E: accanto a Jean Eric Vergne (che con DS corre anche nel WEC) ci sarà il campione del mondo in carica Stoffel Vandoorne. Certo, questo potrebbe causare qualche problema di gestione dei piloti, ma si suppone che in DS considereranno un bel problema se i due piloti lotteranno per il titolo.

ABT Cupra/Mahindra

Chiudiamo la nostra presentazione con la new entry della stagione, anche se non è esattamente una new entry. Dopo sette stagioni come team ufficiale dell’Audi, la squadra tedesca è rimasta spiazzata dall’abbandono della casa dei quattro anelli in direzione F1, non riuscendo ad iscriversi in tempo alla stagione 2022. Dopo un anno di pausa, quindi, la ABT è tornata, stavolta, in partnership con il marchio spagnolo Cupra, partnership che già hanno in Extreme E. La coppia di piloti del team germano-spagnolo è composta da Robin Frijns e da Nico Mueller: l’olandese è un pilota d’esperienza, che potrà aiutare la squadra a riabituarsi alla categoria, mentre lo svizzero ha già corso in Formula E tra il 2019 e il 2020 con la Dragon. Oltre a ciò, Mueller vanta partecipazioni nel DTM (categoria in cui ha chiuso due volte secondo) e nel WEC. Probabilmente, la ABT lotterà con NIO per non essere ultimi, ma non è detto che il team tedesco non possa rivelare sorprese.





Tags : Formula E
Alfredo Cirelli

The author Alfredo Cirelli

Classe 1999, sono cresciuto con la F1 commentata da Mazzoni, da cui ho assorbito un'enorme mole di statistiche non propriamente utili, che prima che Fuori Traiettoria mi desse la possibilità di tramutarle in articoli servivano soltanto per infastidire i miei amici non propriamente interessati. Per FT mi occupo di fornirvi aneddoti curiosi e dati statistici sul mondo della F1, ma copro anche la Formula E (categoria per cui sono accreditato FIA), la Formula 2, la Formula 3, talvolta anche la Indycar e, se ho tempo, anche tutte le varie formule minori in giro per il mondo.