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Indy Alabama, Power domina ma è Newgarden a vincere: solo ottavo Bourdais





Povero Power. Come al solito la sfortuna lo perseguita e gli sfila una gara in cui era sicuro di vincere. A svettare davanti a tutti, invece, è stato il suo compagno di squadra Josef Newgarden, dopo un lungo duello con Scott Dixon.

Indy Alabama, Power domina ma è Newgarden a vincere: solo ottavo Bourdais

Arriva così la prima risposta della Chevrolet ai segnali molto positivi che Honda aveva lanciato al paddock a stelle e strisce. Questa vittoria è meno pesante rispetto alle affermazioni delle qualifiche, visto che Dixon è stato all’altezza dei tempi di Newgarden. Ma è un passo in avanti che rimane fondamentale per la Casa del Cravattino, a caccia di un nuovo mondiale motoristi.

Anonima la corsa di Sebastien Bourdais, arrivato ottavo. E questo significa un grande scossone alla classifica generale. A un tiro di scoppio dal francese, gli si rifanno sotto Newgarden e Power, Pagenaud e Hinchcliffe. La top 5 è racchiusa in appena 12 punti. Ma passiamo alla cronaca della gara.

Prima ancora della bandiera verde abbiamo le prime difficoltà: Marco Andretti rientra ai box per un problema tecnico e non riesce a ripartire. Che sia Alonso, presente ai box della squadra, a portare sfortuna?

Bruciante la partenza di Will Power, ma il primo sorpasso appartiene a Scott Dixon che si mangia Simon Pagenaud alla prima curva. Tra Hunter-Reay e Hinchcliffe scoppia un duello che avvantaggia Newgarden: l’americano riesce a superarli entrambi nel secondo giro. Hunter-Reay aveva rallentato perché in partenza lo aveva toccato Pagenaud.

Un contatto proprio tra il campione 2012 e Hinchcliffe manda in pista la prima pace car: un detrito (la bandella laterale dell’ala anteriore di RHR) ha reso la pista troppo pericolosa. La gara si raffredda, e Marco Andretti ne approfitta per entrare in pista. Il #27 è però già doppiato tre volte e la sua gara è più un atto di presenza che una sfida agli altri. Ai box rientra Hunter-Reay a sostituire il musetto, aprendo le danze in pit-lane assieme a Rahal, Jones e Veach (che sostituisce Hildebrand).

On-board camera di RHR al Barber

Bandiera verde alla tornata numero 6. Da subito Pagenaud prova a insidiare Dixon, ma i suoi assalti sono respinti. Al giro 9 Mikhail Aleshin riesce a strappare la posizione a Tony Kanaan: subito dopo però il carioca gli risponde in uscita di curva giocandosi il push-to-pass.

Al 15° giro si aprono le danze in corsia box: rientrano Alexander Rossi e Ed Jones. Sono soste anticipate rispetto ai programmi. Nel frattempo si compatta un gruppetto dietro Castroneves, che fa un po’ da tappo e sente la pressione di Scott Dixon.

Intanto perde posizioni Pagenaud: il compagno di squadra Newgarden lo sorpassa alla corda della curva e finisce per spingerlo all’esterno. Il francese va lungo e subisce il sorpasso anche di Hinchcliffe. Ai box Hunter-Reay e Aleshin, entrambi montano gomme dure: l’americano ingaggia il duello con Carlos Munoz, già stato ai box e con gomme favorevoli. È il colombiano ad affermarsi. Vanno ai box Rahal e Kanaan. Su entrambi Munoz si gioca il push-to-pass, e li passa. Adesso in pit-lane è il turno di Pagenaud e Conor Daly.

Al giro 21 anche Will Power entra ai box. Al 23° giro rientra Castroneves, al 24° Scott Dixon e quindi Power ritorna capofila. Intanto Pagenaud si riprende la sesta piazza ai danni di Hinchcliffe, e lancia il guanto di sfida a Helio Castroneves. Ma il brasiliano è in difficoltà e nel mulinello della corsa gli sbuca davanti Newgarden: il pilota a stelle e strisce riesce a recuperare Dixon e a passarlo. Al 33° giro Newgarden ha meno di 1.2 secondi da lui, e l’alfiere del Chip Ganassi scivola a 5 secondi di distacco.

43° giro: Dixon prova a passare Newgarden ma l’americano riesce a rispondere. L’americano andava più piano e infatti al 44° giro rientra ai box (fumando molto cogli pneumatici) assieme a Castroneves. Al giro di prima era rientrato anche Hunter-Reay. Al giro dopo rientrano anche Will Power e Scott Dixon. Il #9 era rientrato per ultimo alla scorsa finestra di pit, ma adesso si riallinea a tutti gli altri per marcare Newgarden. Lo statunitense rimane però davanti a lui, ma con gomme dure contro le morbide di Dixon. Si riaccende il duello e quindi il neozelandese riesce a passare.

Scoppia un duello in casa Carpenter, mentre Kanaan si impone su Bourdais. Poi al 53° giro Lucio Rizzica, alla guida del commento, esplode in invocazioni mistiche alla regia americana, chiedendo di «tornare su Will Power»: e in effetti ha ragione. Power perde terreno e Josef Newgarden si trova a un secondo di distacco. Pian piano anche Dixon s’avvicina e aggancia Newgarden. Power però riaccelera: ha fatto da elastico.

Auto sul circuito di Barber

Molto aggressivo Charlie Kimball che scala Ryan Hunter-Reay e Graham Rahal, per prendersi la 14^ posizione. Prosegue il duello tra Bourdais e Kanaan, col francese che lo sfila e il brasiliano che lo riprende e lo ri-sorpassa. Dietro di loro Max Chilton prova ad approfittarne ma Bourdais lo inibisce con un po’ di push-to-pass.

E al 63° giro sventolano ancora le bandiere gialle. È andata fuori pista la #20 di Pigot. Ai box rientra subito il compagno di squadra Veach. Dopo poco rientrano tutti quanti nella pit-lane, o perlomeno tutto il trenino di testa. C’è un traffico tremendo ai box, e in questo casino Dixon riesce a scalare Newgarden.

Davanti a tutti c’è Charlie Kimball, che non è rientrato ai box, così come Andretti e Veach, quest’ultimo fortunatissimo a fare la sosta prima della chiusura della pit-lane. La bandiera gialla si protrae fino al 69° giro. Poi la corsa riprende, Scott Dixon si fa vedere negli specchietti di Will Power ma come unico risultato ottiene Josef Newgarden nei propri: e lo statunitense lo passa.

Kimball rientra al 75° giro. La sua permanenza in pista aveva dato l’impressione di voler provare ad andare in fondo. Invece è dovuto rientrare, e non per un semplice splash, bensì per una sosta completa di cambio gomme. Diventa leader Power, ma arranca: Newgarden ne ha di più e prova ad attaccarlo. Il colpo di scena rimbomba alla 77^ tornata perché Will Power è costretto a un pit-stop completo. Diventa primo Newgarden: avrà bisogno di un’altra sosta anche lui (così come gli altri) oppur no?

Ma il duo di testa sembra in grado di finire la gara. Newgarden fa da lepre e Dixon cerca di raggiungerlo. Per diversi giri Dixon rimane incollato agli scarichi del rivale, ma la bandiera a scacchi premia Josef Newgarden. Lo statunitense coglie la seconda vittoria al Barber Motorsport Park, il secondo GP d’Alabama in carriera. E così si rilancia in classifica piloti.

Classifica del GP d'Alabama

 





Tags : Indy AlabamaJosef NewgardenScott DixonWill Power
Marco Di Geronimo

The author Marco Di Geronimo

Nato a Potenza nel 1997, sono appassionato di motori fin da bambino, ma guido soltanto macchinine giocattolo e una Fiat 600 ormai sgangherata. Scrivo da quando ho realizzato che so disegnare solo scarabocchi. Su Fuori Traiettoria mi occupo, ogni tanto, di qualcosa.