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Leclerc, scuse ai tifosi e un allarme: “Potremmo ribaltare le gomme, ma la macchina non va”





Ritrovatosi escluso già nel corso del Q2 delle qualifiche del Gran Premio dell’Emilia Romagna, Charles Leclerc non ha potuto far altro che esprimere tutta la propria delusione davanti ai microfoni di Sky Sport F1. Il monegasco chiede scusa ai tifosi, accorsi in gran numero a Imola nonostante le premesse non fossero delle migliori, e dà voce a un proprio timore: il pacchetto di aggiornamenti previsto per Barcellona potrebbe non bastare a salvare questa finora tremenda stagione 2025.

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© Scuderia Ferrari Press Office

Il viso è quello visto e rivisto più volte nel corso delle ultime sette stagioni. Sorriso amaro e sguardo spento, come nelle peggiori occasioni. Charles Leclerc, davanti ai microfoni e alle telecamere di Sky Sport F1, è il ritratto della malinconia. Il #16 è da poco stato escluso dal Q2 delle qualifiche del GP dell’Emilia Romagna, la prima delle due gare di casa della Scuderia Ferrari, e inizia a parlare mentre dieci dei suoi colleghi, dieci dei suoi avversari, riaccendono i motori per affrontare l’ultima e decisiva manche della sessione. Sente le Power Unit che salgono di giri e si allontanano man mano tra le curve del circuito del Santerno, e chissà quali pensieri frullano nella sua testa mentre risponde alle domande di Mara Sangiorgio.

La delusione, ovviamente, è evidente. A Imola Ferrari non arrivava da favorita, questo era chiaro a tutti, ma neppure nei più oscuri incubi del più sfegatato tra i Tifosi le due SF-25 avrebbero dovuto ritrovarsi fuori dal Q3. Il risultato di queste qualifiche è stato eccessivamente negativo persino alla luce delle difficoltà finora vissute dalla scuderia di Maranello: lo stesso Leclerc, che al termine della giornata di venerdì aveva ammesso con onestà di poter verosimilmente puntare alla terza fila dello schieramento, mai e poi mai avrebbe immaginato di ritrovarsi a dover aprire la sesta fila della griglia di partenza al fianco del proprio compagno di squadra.

“La prima cosa che dobbiamo fare è scusarci, perché quando c’è una tale passione attorno a un team e noi non riusciamo neanche a passare la Q2 fa male – ha esordito Leclerc – “Fa male anche all’interno del team, credeteci. Non è accettabile un simile livello di performance, dobbiamo reagire”. Ancora una volta, come accaduto due settimane fa a Miami, la Ferrari SF-25 si è dimostrata incapace di far segnare il proprio miglior tempo con gomme nuove. Tanto Leclerc quanto Hamilton hanno registrato il giro più veloce personale utilizzando un treno di Soft C6 – poco – usate, non riuscendo ad abbassare i propri riferimenti cronometrici nel momento in cui sono stati equipaggiati con un set di pneumatici nuovi.

Sebbene questo comportamento anomalo stia facendo già suonare campanelli d’allarme in ogni dove tra le fila della Scuderia Ferrari, Charles Leclerc non crede che lì risieda il problema della SF-25. Il #16, con la lucida analiticità che sta contraddistinguendo l’inizio del suo 2025, ritiene anzi che le gomme poco abbiano a che fare con la scarsa competitività mostrata in questa fase del campionato dalla Ferrari. “Potremmo anche ribaltare le gomme e mettere quelle dietro davanti, ma la macchina non va abbastanza” – ha infatti detto Leclerc – “Questa cosa la dico da un po’: il potenziale non c’è. Il pacchetto di aggiornamenti previsto in Spagna dovrà essere davvero clamoroso se vogliamo che rappresenti un punto di svolta. Onestamente non credo che lo sarà, ma spero che riusciremo comunque a fare un passo in avanti nella direzione giusta”.

A dire la verità, qualche spiraglio di luce sembrava essere riuscito a farsi strada tra la coltre di nuvoloni neri che opprimono da settimane il cielo della Scuderia Ferrari. Il passo mostrato nel corso dei long run effettuati durante le FP2 era infatti stato incoraggiante, al punto da far sperare in qualcosa di più di un semplice piazzamento in caso di qualifica positiva. Griglia di partenza del GP alla mano, tuttavia, anche il barlume di ottimismo che era riuscito a sopravvivere fino alle 16:00 del sabato è stato quasi del tutto soffocato dal buio della 6ª fila. “Credo che la strategia giusta sia la stessa per tutti” – ha risposto Leclerc in merito alla possibilità di rimontare in gara – “Quando esci dalla sequenza puoi solamente sperare in una Safety Car. Se è la cosa giusta da fare domani? Forse, ma vedremo come andrà. Faremo il nostro lavoro come sempre, vedremo la posizione in cui siamo e prenderemo una decisione”.

Se è vero che Imola sa rendere la vita di chi deve risalire la classifica tremendamente difficile, è infatti altrettanto vero che le stesse caratteristiche – tortuosità, vie di fuga pressoché assenti e muretti di cemento sparsi un po’ ogni dove a bordo pista – possono rivelarsi alleate utilissime qualora il tempismo sia dalla parte di chi deve recuperare. La probabilità di vedere comparire una Virtual Safety Car, una Safety Car o una bandiera rossa su un tracciato come Imola non è affatto bassa, ed è chiaro che in Ferrari sperino in una gara caotica per rimescolare le carte. Qualora dovessero ritrovarsi con un simile jolly in mano, gli uomini di Maranello faranno bene a non sprecarlo in alcun modo: errare è umano, ma perseverare è diabolico.





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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1" e dell'agenzia di comunicazione FT Communication, sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi Racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow.