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Ferrari, qualifiche cruciali per non vanificare il passo. Leclerc: “La 2ª fila sarebbe ottimo risultato”





Tra le curve dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, un circuito tortuoso e dalla sede stradale piuttosto stretta per le mastodontiche monoposto di questa generazione, la qualifica può avere un peso specifico enorme nell’economia dell’intero weekend di gara: ecco perché sia Frederic Vasseur che Charles Leclerc guardano con tanta attenzione alle prove ufficiali di questo pomeriggio.

leclerc imola
© DPPI

Con entusiasmo, certamente, ma anche con sospetto. È così che, con ogni probabilità, i tifosi Ferrari osservano classifica e cronologici delle FP2 del GP dell’Emilia Romagna da quando la bandiera a scacchi è sventolata sulla seconda sessione di libere. L’entusiasmo è figlio delle simulazioni di gara, che al netto di notturni miglioramenti altrui hanno raccontato di una SF-25 pronta a vestire i panni di “prima degli altri”; il sospetto è invece figlio della simulazione di qualifica, che ben poca esaltazione ha lasciato negli animi degli uomini di Maranello. Si può davvero sperare in qualcosa di grosso – si domandano i tifosi Ferrari – dato il passo mostrato da Leclerc e Hamilton oppure tutti i sogni di gloria sono destinati a naufragare con largo anticipo per via di una posizione di partenza svantaggiosa?

La questione è cruciale, ed è legata a doppio filo alle caratteristiche del tracciato di Imola. Stretto per le monoposto attuali, privo di staccate violente e conseguentemente di punti di sorpasso chiari e definiti e munito di un’unica e sola zona DRS, l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari è un tracciato della vecchia scuola che rende la vita difficile – anzi, difficilissima – a chi vuole superare un diretto avversario in pista. Così come a Suzuka, un altro dei circuiti che provengono da un’altra era delle corse, anche a Imola è chi insegue ad avere il compito più gravoso nelle fasi di lotta. È necessario avere un importante vantaggio in termini di passo per portare a termine un sorpasso agevole, altrimenti si deve essere disposti a correre dei rischi non indifferenti: non è facile a Imola imbattersi in una via di fuga disposta a perdonare del tutto un errore.

Va da sé che, proprio come successo in Giappone, la famigerata “track position” assuma una rilevanza fondamentale nell’andamento del fine settimana. Poter partire in posizione migliore rispetto ai propri diretti avversari, essere loro davanti in pista senza necessità di doverli superare in gara, rappresenta a Imola un vantaggio tutt’altro che indifferente. Soprattutto, rappresenta un ottimo modo per non vedere sprecato un passo gara incoraggiante: restare imbottigliati nel traffico di centro gruppo alle spalle di auto più lente senza riuscire a trovare il pertugio giusto per superarle vorrebbe dire vanificare il lavoro di un weekend. Un qualcosa che Ferrari, soprattutto alla luce dei risultati di questa parte iniziale di 2025, non può permettersi di fare.

Di ciò si sono dimostrati perfettamente consapevoli tanto Charles Leclerc che Frederic Vasseur, giunti di fronte ai microfoni di Sky Sport al termine delle FP2 soddisfatti solo in parte. Tanto il monegasco quanto il francese si sono infatti detti felici di quanto emerso dalle simulazioni gara, ammettendo però di essere un po’ preoccupati sul fronte del giro secco: lì, infatti, le Ferrari SF-25 non sembrano affatto essere le prime inseguitrici delle due McLaren MCL39.

“È brutto da dire, ma onestamente penso che chiudere le qualifiche in prima fila sarà molto difficile – ha esordito Leclerc – La seconda fila sarebbe già un ottimo risultato per noi, perché al momento se tutto va bene puntiamo alla terza fila. L’obiettivo però è sempre quello di fare il massimo, e spero quindi che riusciremo a fare un miracolo e ad essere magari i migliori della seconda fila”. “Ci sono altri team che faticano più di noi sul passo gara, con McLaren che è invece l’unica costante di questa stagione” – ha proseguito il #16 – “C’è ancora del lavoro da fare per essere al loro livello, ma sappiamo che il nostro punto debole dall’inizio dell’anno è la qualifica, e non ho ancora una soluzione magica per questo. Comunque, anche se non dovessimo essere in seconda fila, ho molta fiducia in domenica se riusciremo a confermare il nostro passo gara. Imola è un circuito sul quale si fa fatica a superare, ma si può sempre fare qualcosa quando c’è ritmo”.

A fare eco alle parole del pilota monegasco è stato il suo Team Principal, quel Frederic Vasseur che già alla vigilia del fine settimana emiliano aveva rilasciato dichiarazioni importanti circa lo stato di salute della SF-25 e del gruppo di lavoro che è alle sue spalle. “No, avere un buon passo gara non è sufficiente. Averlo buono però è sicuramente meglio di averlo cattivo, non ci sono dubbi – ha detto il francese – “Dobbiamo concentrarci sulla qualifica, sul giro secco, ma è difficile trarre delle conclusioni chiare dopo le FP2. Sulle Soft abbiamo fatto solo un giro veloce, quindi c’è ancora tanto lavoro da fare”.

Occhi puntati dunque sulle simulazioni del giro secco delle FP3 e, soprattutto, sulle qualifiche che scatteranno alle 16:00. La sensazione diffusa è che saranno loro a dire tanto sulla concretezza delle aspirazioni della Scuderia Ferrari nel fine settimana del Santerno.





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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1" e dell'agenzia di comunicazione FT Communication, sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi Racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow.