close
4 RuoteIndycarSu pista

Indycar: a ST Petersburg dominio di Josef Newgarden!





Josef Newgarden vince la prima gara stagionale della Indycar a ST Petersburg. Il #2 di Penske ha dominato la corsa, vincendo davanti a Pato O’Ward e a Scott McLaughlin.

Indycar ST Petersburg
(Photo by Joe Skibinski | IMS Photo)

È Newgarden-show a ST Petersburg. Il pilota statunitense di Penske è stato semplicemente inarrestabile oggi, dominando la prima gara stagionale della Indycar. Neanche un problemino alla prima sosta, che l’aveva fatto scivolare indietro di qualche posizione, è riuscito a fermarlo dal conquistare la trentesima vittoria in carriera, dimostrandosi veloce ugualmente veloce sia con gomma morbida che con gomma dura, e lasciando la testa della corsa solo per le soste.

Alle sue spalle chiude Pato O’Ward con Arrow-McLaren, che nonostante un finale in gestione spezza il dominio Penske, precedendo all’arrivo Scott McLaughlin, vincitore qui due anni fa, e Will Power. Ottima prova anche del campione Indycar in carica, Alex Palou, che a ST Petersburg rimedia ad una qualifica difficile chiudendo al sesto posto, dietro anche a Colton Herta.

Resoconto delle qualifiche

Josef Newgarden ottiene con la sua Penske la prima pole position della stagione 2024 della Indycar a ST Petersburg, conquistando la sua prima partenza al palo dopo più di un anno e mezzo. Nella Fast 6 lo statunitense ha battuto per appena sei millesimi Felix Rosenqvist (che nella Fast 12 ha fatto segnare il nuovo record della pista). Seconda fila per Pato O’Ward e Colton Herta, mentre terza fila per Romain Grosjean e Marcus Ericsson. Solo 13esimo il campione in carica Alex Palou. Di seguito, la classifica completa delle qualifiche.

Classifica qualifiche ST Petersburg Indycar

Cronaca della gara

In top 10 tutti i piloti scelgono di partire con le gomme dure, eccetto Rosenqvist e Herta, e lo stesso fa Dixon, undicesimo. Al via Newgarden e Rosenqvist mantengono le prime due posizioni, mentre Herta beffa O’Ward e passa in terza piazza. A centro gruppo Lundgaard fora una gomma, retrocedendo in fondo alla classifica prima di rientrare ai box. Nelle prime tornate Newgarden e Rosenqvist allungano sugli inseguitori, con un gruppo che resta molto compatto. Il primo quarto di gara scorre stranamente in maniera tranquilla, finché, al giro 27, Armstrong non tocca il muro distruggendo una sospensione, causando così la prima Caution della stagione 2024 della Indycar.

La neutralizzazione, arrivata a ridosso della fine del primo stint, porta praticamente tutti i piloti a rientrare ai box, eccetto Lundgaard che era rientrato in precedenza. Nel caos all’interno della pitlane Rosenqvist passa in seconda posizione davanti a Herta, con Newgarden che ha una sosta abbastanza lenta e scivola davanti a O’Ward, McLaughlin, Ericsson, Power, Dixon e VeeKay. Si riparte al giro 31, e Newgarden, passato alle morbide, passa subito Herta con le dure. Il californiano soffre nei primi giri, e viene passato anche da O’Ward e da McLaughlin. Newgarden cerca subito di sfruttare l’immediato vantaggio delle option attaccando anche Rosenqvist all’inizio del giro 33, con lo svedese che perde la posizione anche su O’Ward. A centro gruppo VeeKay risale prepotentemente, scavalcando subito Power e Dixon.

Giro 34/100, e Sting Ray-Robb si pianta nella via di fuga di curva 1, causando poco dopo una nuova Caution. Questo vanifica la strategia di Lundgaard, il quale, trovatosi in testa, stava guadagnando con serbatoio più scarico nel tentativo di far fruttare la strategia alternativa. Il danese rientra al giro 37, scivolando così in fondo al gruppo, e lasciando di nuovo la testa a Newgarden. Si riparte al giro 39, con Newgarden che mantiene la testa della corsa.

Al giro 52 il vincitore dello scorso anno, Ericsson, che si trovava in settima posizione, accusa un problema tecnico, rientrando ai box per ritirarsi. A parte questo, la gara procede in maniera abbastanza piatta, con Newgarden che sembra non accusare l’usura delle gomme morbide e continua ad allungare, decimo dopo decimo, su O’Ward. Chi invece non riesce a gestire l’usura è VeeKay, che intorno al giro 60 viene risucchiato da Power e Dixon finendo ottavo.

La seconda tornata di soste la aprono Grosjean e Rossi, che rientrano all’inizio del giro 65, con l’americano che scavalca il francese. Nel giro seguente rientrano anche Newgarden, O’Ward, Rosenqvist e McLaughlin. Seguono poi Herta, Power, Dixon e Kirkwood. Quando rientrano anche Palou e Lundqvist la situazione ritorna com’era in precedenza, e McLaughlin passa subito Rosenqvist per la quarta posizione.

Indycar ST Petersburg
© Chris Owens

Giro 69/100, e Linus Lundqvist, che stava effettuando una buona gara, viene speronato da Grosjean, finendo nel muro. Il francese riceve un Drive Through, che lo fa sprofondare in fondo al gruppo. Viene quindi introdotta la terza Caution, che azzera il vantaggio di Newgarden, costretto stavolta a difendersi con le hard da O’Ward, Herta e McLaughlin. Proprio il neozelandese, che ha montato le morbide, alla ripartenza si sbarazza subito di Herta, salendo sul podio, e lo stesso fa Power, che dopo aver passato Rosenqvist infila anche il californiano dell’Andretti.

Newgarden è però inarrestabile, e torna a guadagnare girando su un passo insostenibile per tutti. Dietro di lui, nel finale di gara, O’Ward non solo perde terreno dal leader della gara, ma deve guardarsi anche dalle altre due Penske di McLaughlin e Power alle sue spalle. Il finale è da brividi, con il messicano di Arrow-McLaren che entra in crisi, ma approfittando di qualche screzio tra i due Penske alle sue spalle difende egregiamente la piazza d’onore.

Newgarden è ingiocabile, e ottiene la sua trentesima vittoria in carriera, davanti a O’Ward e a Mclaughlin. Quarto è Power, che precede Herta, unico veramente competitivo della compagine Andretti, mentre Palou, con grande costanza, rimonta fino alla sesta posizione. Chiudono la top 10 Rosenqvist, Rossi, Dixon e VeeKay, mentre da segnalare la P14 di Kyffin Simpson, che chiude come primo dei rookie. Newgarden comanda quindi ora la classifica con punteggio pieno, 54 lunghezze (pole + vittoria + almeno un giro in testa + maggior numero di giri in testa), davanti a O’Ward a 40, McLaughlin a 35, Power a 32 e Herta a 30. L’appuntamento con la Indycar è per il 24 marzo, quando la categoria a stelle e strisce andrà al Thermal Club, per l’appuntamento fuori campionato.

Classifica GP ST Petersburg Indycar




Tags : gp st petersrburgindycar
Alfredo Cirelli

The author Alfredo Cirelli

Classe 1999, sono cresciuto con la F1 commentata da Mazzoni, da cui ho assorbito un'enorme mole di statistiche non propriamente utili, che prima che Fuori Traiettoria mi desse la possibilità di tramutarle in articoli servivano soltanto per infastidire i miei amici non propriamente interessati. Per FT mi occupo di fornirvi aneddoti curiosi e dati statistici sul mondo della F1, ma copro anche la Formula E (categoria per cui sono accreditato FIA), la Formula 2, la Formula 3, talvolta anche la Indycar e, se ho tempo, anche tutte le varie formule minori in giro per il mondo.