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Alex Palou ha vinto il GMR GP a Indianapolis. Il pilota spagnolo di Ganassi ha sfruttato una strategia brillante, che gli ha permesso di vincere con distacco sulle due McLaren di O’Ward e Rossi. Con la quinta vittoria in carriera, la prima stagionale, il campione 2021 si è portato in testa alla classifica del campionato, in attesa della Indy 500.

Alex Palou GMR GP
Copyright: Penske Entertainment, Paul Hurley

Cronaca della gara

Al termine delle qualifiche la pole è stata conquistata a sorpresa da Christian Lundgaard. Per il danese di Letterman Racing è stata la prima partenza al palo della sua carriera. Al suo fianco si è classificato Rosenqvist, mentre seguono Palou e Harvey in seconda fila e O’Ward e Kirkwood in terza. Lunndgaard, Harvey e Kirkwood optano per le gomme morbide, mentre gli altri tre con le dure, anche se c’è l’incognita del meteo

Al via Palou è bravissimo a sfruttare le sue gomme morbide, e si sbarazza prima di Rosenqvist e poi di Lundgaard, salendo in testa. Dietro intanto ci sono alcuni contatti, con Malukas che prima si tocca con Daly al primo giro, e al secondo con Ray Robb: il secondo è fatale, ed entrambi si ritirano, chiamando in causa la prima Pace Car di giornata. Al giro 4 Grosjean, McLaughlin, Ilott e Rahal rientrano ai box approfittando dell’apertura della pitlane, con i primi due che cambiano anche il musetto perché sono stati coinvolti in contatti al primo giro. Alla ripartenza le tre McLaren salgono in cattedra, e Rossi, Rosenqvist e O’Ward passano subito Harvey, portandosi a ridosso dei primi due. Palou però scappa via sfruttando le gomme morbide, mentre dietro si toccano Kirkwood e Power in curva 1: il campione in carica finisce in fondo al gruppo, ma anche Kirkwood viene penalizzato, e fa sfilare tutti per accodarsi a Power.

Harvey, che alla prima curva dopo la ripartenza ha effettuato un violento bloccaggio, inizia a precipitare in classifica: anche Lundgaard ha dei problemi, in seconda posizione. Evidentemente, le basse temperature sfavoriscono i piloti con le gomme dure. Al giro 13 VeeKay, partito con le dure, passa alle morbide, ed è il primo che cambia le gomme. Al giro dopo lo segue Armstrong tra i primi, mentre Ericsson passa Harvey e sale in ottava posizione. L’inglese rientra ai box al sedicesimo giro per montare le morbide, ma proprio in questo momento sembra che sia iniziata l’inversione di tendenza delle gomme, con Lundgaard che inizia a guadagnare su Palou.

Al giro 17 rientra anche Newgarden, sesto, ai box, ma davanti le soft di Palou sono crollate; per evitare guai, alla diciottesima tornata rientra a cambiare le gomme, e lo segue anche Rossi, che era terzo. Due giri dopo è il turno di Lundgaard di effettuare la prima sosta e montare le morbide, ma l’overcut non riesce, e torna dietro Palou. Vanno quindi al comando le due Mclaren di Rosenqvist e O’Ward, seguiti dal leader del campionato Ericsson.

Palou e Lundgaard continuano a lottare, e alla ventiquattresima tornata il danese passa il catalano sfruttando le gomme morbide e portandosi al comando virtuale della corsa. Tre giri dopo O’Ward passa Rossi per la quinta posizione virtuale, anche se al comando resta Rahal, che avendo anticipato la sosta continua a proseguire fino al giro 31, quando cede la leadership al suo compagno di squadra Lundgaard.

Per circa sette giri Lundgaard riprende a guadagnare, ma intorno alla trentottesima tornata si inverte la tendenza delle gomme, e Palou inizia a girare più veloce del leader, prendendo terreno. Dietro di loro le McLaren battagliano per la terza piazza, e O’Ward al trentanovesimo passaggio tenta l’undercut passando alle gomme dure. Due giri dopo lo segue Rossi, che rientra alle sue spalle, ma nello stesso momento davanti Palou passa Lundgaard in fondo al rettilineo e torna al comando.

Il danese non ne ha più, e rientra nel corso del 42esimo passaggio, insieme a Rosenqvist. Lundgaard torna sulle morbide, ma viene fregato dall’undercut di O’Ward, che così ha passato sia lui che il compagno di squadra svedese. Il catalano resta in pista un giro in più di Lundgaard, e al pit torna sulle dure. Anche lui però viene beffato da O’Ward, ma nonostante le gomme fredde riesce a difendersi da Lundgaard nell’outlap. Il pilota Ganassi è però scatenato, e nel corso del quarantacinquesimo passaggio si sbarazza di O’Ward e si riporta al comando virtuale delle gara. Anche Lundgaard infila il messicano della McLaren, e torna a caccia del suo sfidante da inizio gara.

Dopo qualche giro le morbide di Lundgaard cedono, e non solo perde terreno da Palou, ma al giro 57 viene anche sfilato da O’Ward per la seconda piazza. Il danese rientra per l’ultima sosta a ventisette tornate dal termine, passando alle gomme dure. Palou rientra alla tornata seguente per tornare sulle hard, e lo stesso fa Rosenqvist, che negli ultimi giri era crollato. Al giro 61 rientra Newgarden, che però ha una sosta lentissima, mentre alla tornata seguente anche O’Ward effettua l’ultimo rifornimento, montando le morbide per scombinare la strategia. A 22 giri dal termine Herta rientra ai box, e la strategia del team Andretti gli permette di balzare in quinta posizione, davanti a Rosenqvist e Newgarden.

Nel finale di gara si accende il duello tra Rossi e Lundgaard per la terza posizione: lo statunitense, dopo qualche tentativo d’attacco, affonda l’attacco a dieci giri dal termine della corsa, sfruttando anche la fine del Push to Pass del danese. Negli ultimissimi passaggi crolla Herta, che viene infilato da Rosenqvist, Dixon, Newgarden e Ericsson.

Classifiche

Palou vince quindi vince davanti a O’Ward e a Rossi, mentre chiudono in top five anche Lundgaard e Rosenqvist. Da segnalare anche la rimonta di Grosjean, che, partito diciottesimo e scivolato in fondo al gruppo al terzo giro, è risalito fino all’undicesima piazza. Lo spagnolo è il quinto vincitore diverso in questa stagione, dopo Ericsson, Newgarden, Kirkwood e McLaughlin. Con questo successo lo spagnolo è balzato al comando della classifica con 174 punti, davanti a O’Ward a 168 e ad Ericsson, solo ottavo, a 155. Il prossimo appuntamento con la Indycar sarà il più atteso: si correrà infatti la Indy 500, con appuntamento prima la settimana prossima, per le qualifiche, e poi il 28 maggio per la gara.

GMR GP Classifica
Classifica del GMR GP




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Alfredo Cirelli

The author Alfredo Cirelli

Classe 1999, sono cresciuto con la F1 commentata da Mazzoni, da cui ho assorbito un'enorme mole di statistiche non propriamente utili, che prima che Fuori Traiettoria mi desse la possibilità di tramutarle in articoli servivano soltanto per infastidire i miei amici non propriamente interessati. Per FT mi occupo di fornirvi aneddoti curiosi e dati statistici sul mondo della F1, ma copro anche la Formula E (categoria per cui sono accreditato FIA), la Formula 2, la Formula 3, talvolta anche la Indycar e, se ho tempo, anche tutte le varie formule minori in giro per il mondo.