close
4 RuoteIndycarSu pista

Indycar: il GP dell’Alabama è di Scott McLaughlin. Ancora secondo Grosjean





Al termine del GP dell’Alabama è Scott McLaughlin a diventare il quarto diverso vincitore nei primi quattro appuntamenti della stagione Indycar 2023. Il neozelandese ha trionfato dopo una corsa tiratissima giocatasi su due diverse strade strategiche. Di nuovo secondo Romain Grosjean, che rimanda ancora l’appuntamento con la vittoria ma resiste nel finale ad un redivivo Will Power, al primo podio stagionale.

Indycar Alabama
© Joe Skibinski

Sul primo circuito stradale della stagione 2023, è il Team Penkse a potersi permettere i festeggiamenti più sereni. Al termine delle 214.200 miglia del GP dell’Alabama, Scott McLaughlin è entrato in Victory Lane dopo essere stato autore di una grande prestazione basata su una strategia a 3 soste che, nell’ultima parte di gara, lo ha proiettato in lotta con il poleman – e leader per gran parte della corsa- Romain Grosjean. Il francese vede sfumare nuovamente l’appuntamento con la vittoria, e incassa in suo 6° – amaro – podio in Indycar Series; il ritmo dell’alfiere della #28 di Andretti Autosport si è in realtà dimostrato davvero ottimo, con una gestione di gomme e bioetanolo molto convincente per la maggior parte della corsa tenutasi sul Barber Motorsports Park, ma è stata una sbavatura in Curva 5 a determinare il fallimento della sua strategia a due soste.

Chiude terzo un Will Power in grande spolvero che, partito addirittura in 11a piazza, è riuscito a risalire la china sfruttando la stessa strategia del vincitore McLaughlin; un primo podio stagionale, per il Campione Indycar 2022, che mette due Dallara DW12-Chevrolet del Team Penske sul podio del GP dell’Alabama e può rappresentare la svolta di una stagione avviata un po’ in sordina dall’esperto Australiano. Chiude solo 10° il leader del campionato Marcus Ericsson, ancora leader della classifica piloti per sole 3 lunghezze nei confronti di un Pato O’Ward che, in Alabama, è stato in lotta per le prime posizioni nelle battute iniziali salvo poi chiudere a 4° posto. Non benissimo Kyle Kirkwood: il vincitore del GP di Long Beach ha portato la sua #27 di Andretti Autosport solamente 12a al traguardo preceduta da Marcus Armstrong che, con la sua #11 di Chip Ganassi Racing, si conferma miglior rookie di questo inizio di stagione.

Per il paddock della Indycar Series quello dell’Alabama è stato l’ultimo appuntamento prima di concentrarsi interamente sul famigerato Month of May. Il mese di maggio sarà infatti il momento in cui le Dallara DW-12 saranno impegnate negli importanti appuntamenti all’interno dell’Indianapolis Motor Speedway. Il 13 maggio andrà infatti in scena il GP sulla Road Course del catino dell’Indiana, che il 28 maggio ospiterà l’appuntamento clou della stagione Indycar 2023: la 107a edizione della 500 miglia di Indianapolis.

Cronaca della gara

Le qualifiche andate in scena nella giornata di sabato avevano sorriso a Grosjean, capace di conquistare la seconda pole position stagionale per soli 73 millesimi nei confronti di Alex Palou. La seconda fila, con Patricio O’Ward e Scott McLaughlin, promette vera battaglia.

Bandiera verde, ed è subito un ottimo start da parte della Andretti #28 di Grosjean che, con Palou e O’Ward, inscena una grande lotta per la leadership durata fino a Curva 7. La spunta ancora il poleman, che resiste tenacemente. In difficoltà nelle fasi di avvio è McLaughin che, assieme a Newgarden, Rossi, Power e Lundgaard (ottimo 6° al via), monta le gomme a mescola dura. Giro 3, e Alex Palou inizia ad arrecare del fastidio a Grosjean, attaccato in Curva 5 ma senza successo. Solo 13°, al termine della prima decina di giri, il leader del Campionato Marcus Ericsson; l’alfiere di Ganassi, che indossa gomme Soft, naviga infatti ai margini della Top-10 dopo una qualifica incolore che lo ha visto partire solamente in 7a fila dietro al vincitore del GP di Long Beach, ossia l’americano Kyle Kirkwood.

Giro 10 di 90, e il gap tra il leader Grosjean e il più diretto inseguitore Palou sale a oltre 1″; la terza piazza è ancora nelle mani del vincitore dell’edizione 2022 Pato O’Ward, che però deve iniziare a guardarsi più frequentemente negli specchetti nei quali, sempre più evidente, appare la sagoma di Scott Dixon.

Nell’ottica di sfruttare una strategia a 3 soste, al giro 14 Josef Newgarden è il primo a rientrare ai box (per passare dalla mescola dura a quella morbida) assieme a Rosenqvist e il rookie Sting-Ray Robb. Al giro successivo rientra anche la #7 di Alexander Rossi, ed è alla tornata numero 16 che Scott McLaughlin entra in pit-lane abbandonando il duello con O’Ward e Dixon oltre che il suo treno di gomme dure. Le coperture non dovrebbero però rappresentare la chiave di volta del GP dell’Alabama, con i piloti più impegnati a gestire il bioetanolo lungo i 3830 metri del Barber Motorsports Park.

Giro 20, e in scena va la battaglia tra Lundgaard e Veekay che, due tornate dopo, deve lasciare strada al pilota del Rahal Lettermal Lanigan Racing, autore di una bella manovra in Curva 5. Anche Ericsson on the move, azzardando una manovra abbastanza dura nei confronti di Herta che, qualche istante dopo, si apre in radio per comunicare al proprio muretto la difficoltà nella gestione dei propri pneumatici a mescola Soft, ormai strapazzati per 23 tornate. Dal box gli chiedono altri 4 giri, ma il compito pare impossibile per il figlio d’arte che, nel tempo di 5 passaggi, perde 5 posizioni crollando addirittura 11° in classifica. Finalmente al giro 28 la #26 di Andretti può rientrare ai box dopo il calvario, ritornando 26° in pista.

Al giro 29 è il turno di O’Ward e Dixon di rientrare ai box per montare gomme Hard, con il messicano che resta davanti all’uscita della Pit-Lane. Pit-Stop anche per il leader della corsa Romain Grosjean, che indossa ora gomme a mescola dura; dietro di lui fa lo stesso Palou, che però è coinvolto in una sosta piuttosto lungo che gli fa perdere l’aggancio dalla #28 di Andretti e lo lascia in balia di Pato O’Ward che approfitta delle gomme già in temperatura per saltarlo in Curva 2. Si complica la rincorsa di Dixon, sorpreso da un magnifico sorpasso di Lundgaard che, con le sue gomme Soft (strategia inversa rispetto ai suoi avversari), va addirittura alla rincorsa della #10 gestita da Ganassi che occupa la seconda posizione.

Giro 35, e la situazione vede Grosjean, O’Ward e Palou come i migliori tra coloro che hanno optato per una strategia a due soste, mentre sono Newgarden, McLaughlin e Rossi i Top-3 tra i piloti che hanno scelto di effettuare 3 Pit-Stop. Ed è proprio la #2 di Newgarden a tornare ai box al giro 37 per compiere la seconda delle tre soste programmate per la sua corsa, indossando ora gomme Soft.

Qualche istante dopo, Sting-Ray Robb è però fermo in pista a causa di un problema tecico! Esposta ufficialmente la prima Caution del GP dell’Alabama per spostare la vettura di Dale Coyne Racing with RWR guidata – fino a quel momento – dall’americano classe 2001. Ne approfitta sicuramente McLaughlin, ora 2° dietro a Grosjean e con una mescola di vantaggio (seppur le coperture siano usate); il neozelandese però dovrà verosimilmente fermarsi un’ulteriore volta prima della bandiera a scacchi. Per quanto riguarda la Top-10, la classifica ora recita Grosjean, McLaughlin, O’Ward, Lundgaard, Palou (che ha perso il ruolo di diretto inseguitore di Grosjean), Dixon, Newgarden, Rossi e Power.

Giro 43, di nuovo bandiera verde. Riparte bene la #28 motorizzata Honda di Romain Grosjean, mentre Palou prova a risalire la classifica trovando però il muro di Christian Lundgaard che resiste in 4° posizione. Newgarden fa fruttare le sue gomme Soft e salta Dixon, mentre la stessa cosa non riesce a Scott McLaughlin. La leadership di Grosjean, al giro di boa del GP dell’Alabama, è ancora salda; l’alfiere Penkse non è riuscito ad intimorirlo sufficientemente.

Non accade nulla fino al giro 58, quando si palesano alcune difficoltà per Josef Newgarden, nel mirino di Dixon, Rossi, Rosenqvist e Power. Ma occhio, al giro 60 arriva il Pit-Stop per il leader Roman Grosjean che effettua – senza problemi – la seconda e ultima sosta della sua corsa; arriverà al traguardo con le gomme a mescola Hard, che dovrà gestire al meglio in questi ultimi 30 passaggi nei confronti di chi tornerà in pista con le Soft in virtù della strategia a 3 soste, e che potrà spingere nelle battute finali.

Indycar Alabama
© Joe Skibinski

Ma attenzione, perché all’uscita della Pit Road si materializza Scott McLaughlin che compie un grande overcut su Grosjean e torna in pista in prima posizione! Le prime insidiose curve del Barber però sono difficoltose per il portacolori Penske Motorsport, con la sua #3 che con le gomme fredde non riesce a trazionare al meglio. È all’ultima curva che però Romain Grosjean affonda il suo colpo inventandosi una manovra tanto dura quanto spettacolare per issarsi nuovamente al comando della classifica! I due, di nuovo al contatto dopo la “spallata” di St. Petersburg, questa volta rimangono in pista. Ma occhio: il francese non avrà più Push-to-Pass a disposizione nell’ultima parte di gara, nei confronti dei 32″ del pilota Penske che al giro 71 tenta una risposta nella staccata di Curva 5, che però non va a buon fine. La manovra offensiva è però efficace alla tornata successiva, con una sbavatura di Grosjean che spalanca un portone a Scott McLaughlin che si porta in testa al GP dell’Alabama e allunga a 1,5″ il distacco dal pilota Andretti dopo sole poche curve.

Sembra finita – di nuovo – la favola del francese, ancora alla ricerca della prima vittoria in Indycar Series. Il portacolori della #28 di Andretti Autosport deve tra l’altro guardarsi dall’arrivo di Will Power; il Campione in carica (partito 11°) è tornato in lotta per il podio a suon di sorpassi e ritmo forsennato in virtù della sua strategia a 3 soste che lo vede indossare ora le coperture Firestone a mescola Soft, più prestazionali nei confronti delle Hard del francese. Quella dell’Alabama si dimostra una gara totalmente in salita per il vincitore della gara in Texas Josef Newgarden che, al giro 80, scende addirittura in 15a piazza a causa di una sospensione non nelle migliori condizioni.

Le ultime tornate sono una passerella per Scott McLaughlin che si prende il GP dell’Alabama davanti a Grosjean – di nuovo secondo – e un arrembante Will Power il quale, nel finale, ha provato a mettere pressione al francese di Andretti senza però riuscire a scavalcarlo.

In archivio anche il quarto round della stagione 2023 della Indycar Series, l’appuntamento è ora per il 13 maggio con il GP sulla Road Course dell’Indianapolis Motor Speedway!





Tags : Barber Motorsport Parkindycarindycar 2023IndyCar Seriesscott mclaughlin
Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.