close
4 RuoteSu pistaWEC & Endurance

WEC 2024: tripletta Ferrari nella Hyperpole della 6 Ore di Imola!





Grandi qualifiche per Ferrari, che per la 6 Ore di Imola piazza le tre Hypercar 499P davanti a tutti. Seguono le due Porsche ufficiali, poi Toyota. In LMGT3 invece continua il dominio di Manthey Purerxacing, che segna un gran tempo staccando tutti gli avversari. In seconda e terza piazza partiranno Aston Martin Heart of Racing e BMW WRT.

risultati qualifica imola
© Ferrari

Si parte dalle LMGT3, coi primi giri di riscaldamento nella sessione di Qualifica, mentre il tempo qui a Imola minaccia problemi, con brutte nuvole che si vedono in lontananza. Saranno 12 i minuti di qualifica, per le 18 LMGT3 che dovranno giocarsi i 10 tempi che portano alla lotta per la pole position.
1’47″692 per la Manthey #91, il migliore del primo giro lanciato. Si scende sensibilmente alla seconda tornata, con Al Harthy in 1’43″664 sulla #46. Seguono Ian James di Heart of Racing e Manthey sempre con la #91. Passano poi in P2 le Iron Dames, con Sarah Bovy. Quindi segna il record la M4 #31 di WRT, con doppietta provvisoria dei belgi, ma poi Ian James di Heart of Racing si issa in cima alla classifica dei tempi. Rilancia Al Harthy, primo in 1’43″289, con la BMW WRT #46. Fa ancora meglio la Bovy, con un ottimo 1’42″924 per le Iron Dames, seguite da Purerxcing, con Malykhin che si issa secondo. Ritocca ulteriormente il tempo la Bovy, con record nel secondo e terzo settore e tempo di 1’42″869. Replica di nuovo Malykhin, ancora coi record di settore, 1’42″734.
Bandiera a scacchi che sventola, mentre Van Rompuy si migliora all’ultimo giro ma non basta, TF Sport rimane fuori dalla top 10. Passano quindi le due Porsche, le Iron Dames sulla Lamborghini, le Ferrari, le BMW, la Mustang #88, la Aston di Heart of Racing e la McLaren #59. I primi dieci si trovano in 0.970″!

Mentre il tempo sembra reggere, con un timido sole e le nuvole che restano lontane, ripartono le GT3, è il momento della Hyperpole. Dieci minuti per vedere chi conquisterà la pole position di categoria. Primo best di sessione, solo per dovere di cronaca, di Heriau su Vista AF Corse. 1’45″416 nel primo giro lanciato, ovviamente senza il pre-riscaldo delle gomme siamo ancora altissimi coi tempi. Va sul 1’43” James su Heart of Racing, seguito da Leung su WRT #31. Si issa poi in cima Malykhin su Manthey Purerxacing, 1’42″365, ben 7 decimi di vantaggio su tutti!
Mancano tre minuti alla fine, quindi uno o due tentativi rimasti per tutti. Flohr si schioda dall’ultima posizione con un 1’43″385 che lo porta in settima, ma gli viene cancellato il giro per track limits.
Sembra difficile migliorarsi in questa fase, nessuno riesce più a scendere coi tempi. I nuvoloni neri all’orizzonte non stanno (ancora) influendo, ma forse sono scese un po’ troppo le temperature, c’è anche meno sole. Al Harthy rinuncia al giro rientrando nei box. L’omanita mantiene il terzo posto in 1’43″099 sulla M4 #46. Quarta l’altra BMW #31, davanti alla Lamborghini delle Iron Dames. Secondo si conferma Ian James sulla Aston Martin Vantage di Heart of Racing, mentre primissimo e irraggiungibile è Aliaksandr Malykhin, su Porsche 911 GT3 R di Manthey Purerxacing, con +0.683″ di margine sul secondo classificato. Ci sono quattro diverse case nelle prime 5 posizioni, lo spettacolo per domani è assicurato!

Siamo arrivati alle Hypercar, che iniziano con la sessione di Qualifica da 12 minuti che sfronderà i candidati alla Hyperpole. Primo giro cronometrato per Toyota #7 con Kobayashi, davanti a tutto il plotone, ma il miglior giro tra i primi è di Hertz Team Jota. Siamo ancora altissimi, 1’37″568, con palese difficoltà da parte di tutti nello scaldare le gomme. Kobayashi sta ancora cercando di portare in temperatura le coperture nel suo secondo giro dopo l’uscita dai box.
Torna sul traguardo il giapponese, con il best lap in 1’33″839, finalmente le gomme iniziano a lavorare correttamente. Campbell (#5) si issa in seconda posizione, mentre risalgono ancora le altre Porsche e Alpine. Ferrari per ora in fondo, sembra che i piloti della rossa stiano scaldando con molta calma le slick in mescola medium. Compound M delle Michelin l’unica scelta sensata da parte di tutti i competitors, da quanto abbiamo raccolto nel paddock la Hard sarà addirittura difficile da vedere in pista per la gara di domani.
Proton passa al comando con Andlauer, 1’31″850, poi la Porsche clienti viene superata da Campbell con la 963 ufficiale #5. Ecco finalmente Ferrari: Pier Guidi si piazza secondo in 1’31″161, poi Shwartzman si va a prendere la testa della classifica, ma il suo giro viene invalidato. La Ferrari #50 è ancora 16esima, a rischio esclusione dalla Hyperpole. 1’30″753 per Hartley che porta davanti Toyota. Poi arriva finalmente il giro per Fuoco, che nel primo tentativo interessante segna un 1’30″196 con record nel primo settore. Il giro viene cancellato, poi ripristinato.
Meno di tre minuti al termine, è il momento degli ultimi tentativi. Vanthoor sbaglia alla Piratella, perde l’auto e finisce in testacoda e parzialmente dentro la ghiaia. Viene chiamata istantaneamente la bandiera rossa, anche se l’auto stava riprendendo la via della pista. Rientrano tutti in pitlane.
Al momento sono escluse dalla Hyperpole la Isotta Fraschini, ultima, le Alpine, Lamborghini, le Peugeot, la BMW #15 che ha causato la rossa e, in 12esima e 11esima posizione, la Cadillac #2 e la Hertz Team Jota #38. Quest’ultime due sono le possibili outsider che potrebbero trovare il giro, mentre BMW che ha causato la red flag viene esclusa dal residuo della sessione. Il cronometro si è fermato sul 1’57”, non per tutti sarà possibile segnare un giro. In questo momento tra l’altro i primi dieci si trovano in un intervallo di meno di un secondo.
Si riparte e, nonostante alcuni ottimi tempi che dovrebbero far stare tranquilli almeno i primi, tornano in pista tutti tranne la Porsche #5, oltre ovviamente alla BMW #15 bloccata dal regolamento. Riescono a superare la linea del traguardo prima della bandiera a scacchi solo la Cadillac, le Alpine, la BMW sopravvissuta, la Peugeot #94, Isotta e Lamborghini. Nessuno riesce però a far nulla, il migliore in questo giro disperato è forse Lynn su Cadillac, al quale mancano però 2 decimi di secondo per poter entrare in Hyperpole. I dieci ammessi a quest’ultima sono quindi le tre Ferrari, le Porsche ufficiali, le Porsche clienti di Proton e solo la #12 di Jota, le due Toyota e la BMW #20 guidata da Rene Rast. Ricordiamo che il miglior tempo in questa sessione è stato registrato da Fuoco sulla 499P #50, in 1’30″196.

Anche a causa del ritardo nella tabella di marcia quasi subito fuori tutti di nuovo per la Hyperpole. Le Toyota escono anche stavolta davanti a tutti, seguite dalle due Porsche clienti, quindi le due 963 ufficiali. Appena dietro le tre Ferrari (con la clienti a chiudere) e la BMW in fondo al gruppone, che inizia ad allungarsi per garantire a ognuno il giusto spazio. Primi giri come al solito lenti, va Matt Campbell al comando in 1’34″952.
Peggiora leggermente il meteo qui a Imola, sale un po’ di vento da nord-est, con molte nuvole ora davanti al sole. Al terzo giro fa segnare la pole Kobayashi, in 1’33″348. Sbaglia ancora Campbell, questa volta al Tamburello, e spreca un altro tentativo, dopo non essere riuscito a migliorare il giro lanciato precedente. A circa due terzi di sessione si sta profilando una improbabile doppietta Toyota, ma come prima le Ferrari non hanno ancora iniziato a fare sul serio, rimanendo concentrate sul perfetto riscaldamento delle gomme. Anche Porsche, complici gli errori, deve ancora far vedere il proprio meglio.
Intanto i giapponesi martellano, con Kobayashi in 1’31″889 con la GR010 #7, mentre Hartley fa registrare un 1’31″622 che lo porta davanti al compagno di team.
Andlauer, che era terzo con la Proton #99, trova un bel 1’30″7832 che gli consente di portarsi in prima posizione. Come in precedenza, arrivano all’ultimo le Ferrari, e al primo giro significativo sono subito grandi tempi. 1’29″735 per Fuoco, primissimo. Bene anche la rossa #51 di Pier Guidi in 1’30″447, mentre la gialla #83 è terza in 1’30″540. Antonio Fuoco in questo momento ha dato 7 e 8 decimi alle 499P gemelle!
Poco dopo si gira alla Tosa Brendon Hartley: nessun problema per la GR010, ma con le Toyota davanti a tutti questo provoca una bandiera gialla che rovina il giro alle altre auto. Tutti avranno quindi un ultimo tentativo, con i più fortunati che riusciranno per un pelo a registrarne un secondo prima della bandiera a scacchi.
Arrivano sul traguardo le Ferrari in fila indiana, per chiudere i loro ultimi giri cronometrati. Record di Fuoco nel settore centrale, poi l’italiano perde leggermente in chiusura del giro ma segna comunque la nuova pole in 1’29″466! Migliorano molto i compagni/inseguitori con le loro 499P. Shwartzman batte Pier Guidi per la seconda posizione, con un ottimo 1’29″885.
Sale in quarta posizione Kevin Estre sulla 963 #5, inseguito dal compagno di team Campbell. Il primo dei due Porsche ha ancora la possibilità di sfruttare un giro lanciato, ma non ne ottiene nulla.
Kobayashi riesce a salire in sesta posizione con la #7, mentre Hartley con l’altra GR010 #8 è ottavo. Le due giapponesi sono quindi inframezzate dalla BMW #20, mentre chiudono la top 10 le Porsche clienti, precisamente la #12 Hertz Jota con Ilott e la Proton con Andlauer.
Questa la classifica finale, ora appuntamento per domani alle 13 per la partenza della 6 Ore di Imola.





Tags : 6 ore imolaferrarihyperpolewec 2024
Tommaso Costa

The author Tommaso Costa