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WEC & Endurance

WEC, Toyota domina la 6H del Fuji. Ma che lotta nelle altre classi!





Gara combattutissima in tutte le categorie, tranne in Hypercar dove le Toyota dominano in casa. Nulla può Alpine, che batte gli altri francesi di Peugeot, vittima di problemi. Ottima WRT in LMP2, che regola le Jota. Torna alla vittoria con una doppietta la Ferrari, mentre tra le fila degli Am c’è il trionfo per TF Sport.

© Toyota

Visti i risultati della qualifica di ieri si parte con la prima fila Toyota, mentre Alpine è terza, capace di battere le Peugeot. Seguono in LMP2 Jota #38, AF Corse #83 e le due WRT, Realteam #41 davanti alla #31. Tra le GTE Pro c’è stata ieri la pole per la Porsche #92, davanti a Ferrari #51 e all’altra Porsche, quinta Corvette più distaccata. Prima posizione Am per TF Sport #33.
Start regolare per la partenza lanciata di questa 6 Ore, con la Toyota #7 che stacca subito l’intero gruppo, mentre la gemella viene insidiata dalle tre auto francesi. Seguono apparentemente ordinate le LMP2, con Gelael su WRT #31 che già in uscita dalla prima curva riesce a guadagnare la testa della categoria, ai danni della prima qualificata di ieri, la Jota #38 di Gonzalez. Perde posizioni la Realteam WRT #41 mentre sale Vector Sport #10. Seguono le due United Autosports, dietro invece c’è un contatto nella curva Dunlop, lo stretto tornatino che apre il terzo settore, con la #45 di Algarve Pro Racing che lunghissima in frenata piomba addosso alla Jota #28, facendola girare. Si prende la testa delle GTE Pro la Ferrari #51 che era partita in seconda posizione tra le due Porsche. Stessa dinamica per le Iron Dames, con la Bovy che supera Ben Keating che aveva ottenuto la pole position di categoria Am. La Aston Martin #33 viene poi superata anche da Pittard su Nortwest #AMR #98. Si inserisce nella lotta anche D’Station #777, che passa in seconda posizione dopo aver superato anche la Ferrari delle Iron Dames. A dodici minuti dal via inizia il pressing di Rossiter, alla guida della Peugeot #94, sulla gemella che precede. In ogni caso le due francesi senza alettone sono già molto lontane dalle altre Hypercars, quasi 10″ persi nel primo quarto d’ora di gara.

© FIA WEC

Torna davanti Porsche su Ferrari in GTE Pro nei minuti seguenti, con la #92 che si riprende la prima posizione. Appena dietro viene invece insidiata dall’altra Ferrari, la #52, la Porsche #91, che quasi arriva al contatto in curva 1 mentre prova a chiudere la porta agli italiani. Risale la classifica LMP2 la Prema #9, con Deletraz al volante che supera entrambe le United. Precipita invece la AF Corse #83, che dalla seconda posizione di classe alla partenza si trova ultima in pista, davanti solo alla #45 incidentata, che è ancora ferma in garage. Stessa sorte per Vector Sport #10, partita P5 e ora decima dopo un leggero contatto con una GTE poco prima della mezz’ora di gara. Notificato alla Corvette un drive through, per abuso di track limits, mentre si trova stabilmente ultima di classe GTE Pro. Rimangono in posizione le altre auto di categoria, con le Porsche davanti alle rispettive Ferrari inseguitrici. Ci riprova poi la Ferrari #51 sulla #92 leader, buttandosi dentro nella staccata della prima curva. Dopo mezz’ora dalla partenza gli italiani sono di nuovo leader di classe, nulla può Porsche che cerca di incrociare in uscita dal tornantino iniziale. Viene comminato un minuto di penalità (stop and go) per la #45 autrice dell’incidente al via tra le LMP2. Cambia poco e niente, l’auto è già indietro di 21 giri. Ai fini della gara penalità molto più importante invece quella che viene calata sulla Porsche #91, terza di categoria: drive through per aver ripetutamente abusato dei track limits in questi primi 40 minuti di gara. Warning flag invece per la gemella #92. Inizia poi il primo valzer dei pit stop per le LMP2, con le numero 28, 22 e 41 che sono le prime a rientrare. Letteralmente tutto il resto dello schieramento entra in pitlane nel giro successivo, con la #31 che mantiene la testa. Ottima seconda posizione, davanti a Prema #9, per la Jota #28 che era stata tuonata fuori nell’incidente del primo giro alla curva Dunlop. Ottimo recupero da parte degli inglesi.

Mentre ci si avvicina all’ora perde tanto terreno la #93 con Vergne alla guida, in precedenza superata e staccata dalla gemella #94 con Rossiter al volante. L’inglese ha una dozzina di secondi di vantaggio, mentre punta alla Alpine che precede ormai di un secondo e poco più. Quasi mai inquadrate le Toyota, che stanno agilmente dominando la corsa marciando a un passo insostenibile. Perde provvisoriamente il podio GTE Pro la #92, affiancata sul rettilineo e attaccata nella staccata della prima curva dalla Ferrari #52, ora seconda dietro all’altra rossa. Piomba sull’altra Porsche la Corvette, che continua a occupare l’ultima posizione. Mancano 5 ore e 4 minuti alla fine quando abbiamo il primo pit stop Hypercar, ovviamente da parte della Alpine, più limitata delle altre nel serbatoio. Non dura molto di più lo stint della Toyota #7, che rientra insieme alla Peugeot #93 nel giro successivo. Ancora una tornata e sono le rispettive gemelle #8 e #94 a effettuare il pit stop, con solo cambio della gomme sinistre per i giapponesi. Niente coperture fresche per la Peugeot, che prova così a recuperare tempo prezioso. Il pit accorciato ha regalato qualche secondo di margine sulla Alpine e il podio provvisorio, andrà verificato il passo nel prossimo stint con gomme usate. Preoccupazione per Buemi sulla Toyota #8 per un warning comparso in macchina relativo alla bassa pressione dei penumatici. Il muretto segnala di proseguire, poiché le gomme si scalderanno e arriverà la pressione, non c’è nessuna puncture. Nel frattempo Jota #28 guadagna la testa di categoria, con un block pass sulla #31 che porta entrambe le auto lunghissime e fuori pista nella prima curva. Prosegue poi la sfida nei giri successivi, con WRT che rimette il muso davanti per pochi metri, prima di essere nuovamente superata da Jota nelle curve del terzo settore. Iniziano, dopo oltre un’ora, i pit stop per tutte le auto delle categorie GTE. Prima le Ferrari e poi le Porsche tra le Pro, posizioni invariate in uscita pitlane. Passa provvisoriamente sul podio la Corvette, che nel giro successivo si spegne al rientro in corsia box, dopo aver allungato forse eccessivamente lo stint. Arrivano i meccanici a spingere, il pit è lunghissimo. Il team confermerà poi che l’auto è rimasta senza carburante durante il rientro in pitlane.

© Peugeot Sport

Sfida Hoshino vs Dalla Lana in GTE Am per la testa della corsa, con il giapponese di D’Station che attacca sul canadese di Nortwest AMR e si prende la prima posizione di classe. Completa il provvisorio podio Am tutto Aston Martin la TF Sport #33. Risale Inter Europol #34 in LMP2, supera la United #22 e punta alla gemella #23 che precede di poco. Nel frattempo rientra Jota con la #28, che anche nel precedente valzer di pit stop era stata la prima a inaugurare le danze. Pit completo questa volta, con Jones che si mette al volante al posto di Aberdein. Nel giro successivo rientrano quasi tutte le altre auto, con WRT #31 e Jota #38 tra i top. Passa tutti la Prema #9 che rientrerà nel giro successivo, mettendo ora Colombo al volante. Superati questi pit stop è nuovamente la Jota #28 a comandare la corsa, davanti a WRT, Prema e l’altra Jota. Segue Inter Europol che è riuscita a tenersi dietro Realteam e le due United Autosports. 4 ore e 20′ alla fine e le gomme di cui Buemi si preoccupava stanno iniziando a funzionare alla grande. La #8 ha divorato tutto il distacco dalla gemella leader assoluta, e arriva l’ordine di scuderia per Kobayashi, “invertire le posizioni alla curva 1”. L’esperto giapponese decide addirittura di anticipare, capendo di non avere il passo, e si fa da parte al tornantino della curva Dunlop. Passa TF Sport su AMR tra le GTE Am per la seconda posizione, mentre dopo il sorpasso fra le Toyota è stabile la situazione nelle altre categorie. Peggiorano però le gomme di Peugeot #94, l’azzardo di non cambiarle si sta facendo sentire ora, Alpine si avvicina moltissimo ma Rossiter è molto bravo a districarsi tra i doppiati, ponendoli fra sé e l’altra auto francese. Alla fine Alpine deve pittare e quindi abbandona momentaneamente la sfida, Negrao cede il volante a Lapierre. Rientrano due giri dopo la #94 e la Toyota #7, poi la #8. Full service per tutte queste auto, con Lopez ora alla guida della #7. Ha perso terreno la Peugeot, che con Duval alla guida è ora quarta dietro ad Alpine.

© D’Station Racing

Pasticcia la Porsche #91, in ingresso della curva Advan forza l’ingresso e colpisce la Dempsey-Proton #88. Si girano entrambi, senza grossi danni. Non basta questo piccolo incidente a far recuperare la Corvette sui tedeschi, l’auto a stelle e strisce oggi non sta veramente performando a sufficienza. Terzo turno di pit stop per tutte le LMP2, anche questa volta tra i primi a rientrare c’è la Jota #28 leader di classe, seguita dalle due United. Si fermano poi tutte le altre auto nel giro successivo, mentre iniziano a effettuare i secondi pit stop le GTE, con le Ferrari che sembrano poter allungare un po’ di più. La sfida a distanza premia WRT #31, che prende la testa della corsa tra le LMP2, mentre TF Sport #33 comanda tra le GTE Am. Toyota sempre in testa con grande facilità, mentre in GTE Pro sono riuscite ad allungare molto lo stint le Porsche e le Ferrari, che si scambiano le posizioni mentre si alternano in corsia box. Colpo di scena a 3 ore e 33′ dalla fine, fuma tantissimo la Peugeot #94, nube di olio dallo scarico destro e centralmente da sotto l’auto. Ricoverata nel garage, inizia il lavoro dei meccanici nel retrotreno. In questa fase centrale della gara, abbastanza piatta e dove tutti stanno cercando di gestire gomme e stint, bella sfida per la 4a posizione Am tra la Ferrari delle Iron Dames, con Frey alla guida, e la Northwest AMR #98 guidata da Nicki Thiim. Ottima difesa da parte della svizzera, che dopo un errore che aveva favorito il rientro di Thiim riesce a respingere gli attacchi del danese. Dopo 20 minuti e 25 secondi ai box riecco Peugeot, che ha risolto un problema di perdita olio nel sistema di bassa pressione. Intervento rapido da parte dei meccanici francesi sulla #94, per una macchina che ormai girerà col solo scopo di acquisire preziosi dati. In contemporanea con Alpine, già costretta al terzo rientro in corsia box, c’è il quarto pit per le LMP2, a 3 ore e 8 minuti dal termine. Anche questa volta WRT, le United e Jota rientrano tra i primi. Successivamente gli altri: in questo momento nessuno sta seguendo una particolare strategia, tranne forse Prema #9 che è riuscita ad allungare di un giro gli ultimi stint.

© WRT

In Hypercar la Peugeot #93, che aveva rubato la terza piazza sul podio alla Alpine, pitta e torna in P4. Si aggiunge invece alla sfida Frey vs Thiim la D’Station di Hoshino, che per un attimo prova a competere con gli altri due piloti. Perde però subito terreno il giapponese, mentre Thiim attacca per l’ennesima volta ma non finalizza. Sono 116 i giri completati nelle prime tre ore, con le Toyota che proprio alla metà gara rientrano per il terzo pit stop. La #8 con Hartley ora alla guida è 18 secondi davanti all’auto gemella, un distacco stranamente ampio. Problemi per la Porsche #86 di GR Racing, che si blocca in pista ma riesce poi a ripartire e arrivare al garage. L’auto ha già perso diversi giri, avendo registrato alcuni stop prolungati. Momentaneamente prime le Iron Dames in GTE Am, visto il rientro in pitlane di Northwest AMR e TF Sport, con Hoshino che, fisicamente molto provato, ha raggiunto il tempo minimo di guida e cederà il volante ai compagni. Rientra quindi anche Ferrari Iron Dames, con la Frey che cede il volante alla Gatting. Quinto valzer di pit stop per le LMP2 a 140 minuti dal termine, rientrano per il terzo anche le GTE Pro. Situazione invariata in uscita pitlane dopo le soste di tutti: comandano WRT e Ferrari, con le rosse che han cambiato solo le gomme sinistre. Toyota sempre in testa, in GTE Am invece c’è TF Sport davanti a tutti, distaccate le Iron Dames. Quarto pit per Alpine, a 2h 11′ dal termine. Full service per l’auto, con Vaxiviere che si mette al volante. È passata momentaneamente terza le Peugeot #93, ormai attardata di un giro sulle irraggiungibili GR 010 padrone di casa. Due giri dopo è pit per il Leone francese, con la 9X8 che torna fuori dal podio. Poco prima delle 2 ore fumata di olio dall’altra Peugeot, la #93 che si stava giocando il podio. Apparentemente l’identico problema avuto dall’auto gemella, l’auto viene portata nel garage per riparazioni.

© Iron Dames

Grande sfida per il secondo posto in GTE Am tra Iron Dames e Spirit of Race #71, con quest’ultima Ferrari che con Ragues alla guida riesce ad avere la meglio sulla Gatting. Sfide a cortissimo raggio anche in LMP2, con Milesi su Richard Mille #1 che preme su Hanson di United #22. È già fuori dal garage la seconda Peugeot, confermato il medesimo problema, risolto in 7 minuti circa. Podio comunque irraggiungibile, a meno di problemi per gli avversari. Meno di 100 minuti alla conclusione, sesto giro di pit stop per le LMP2, allungano leggermente lo stint Jota #38 e Prema #9. Rientrati tutti, al comando c’è sempre WRT #31, guidata ora da Frijns e inseguita dalle due Jota. Mancano 1 ora e 22′ alla fine quando passa la Ferrari #52 sulla gemella, mentre si toccano Chatin su Richard Mille e Albuquerque su United #22, con la #1 del francese che in testacoda esce di pista senza conseguenze. Spin anche per la 9X8 #93, che si gira in percorrenza alla curva 6 mentre stava spingendo. Rientra intanto Alpine, per il quinto pit. Podio in questo momento in cassaforte, Peugeot è diversi minuti indietro. Poco più di un’ora al termine, quarto pit per Ferrari, rientra a seguire Porsche che torna dietro le italiane. Si entra nell’ultima ora, ultimo pit forse per le LMP2, sicuramente per le Toyota che precisamente rientrano una dopo l’altra. Piove sul bagnato per la Peugeot #94, technical infringment durante il pit stop, un minuto di stop and go di penalità a causa della mancata disponibilità dei dati dell’auto per controllo FIA. Entrano solo a meno di 50′ dalla fine le migliori LMP2, che proveranno a concludere la gara senza fermarsi ulteriormente.

© FIA WEC

La Toyota #8 prende il largo, questione di setup auto dicono i piloti intervistati nei box. Effettivamente c’è molto caldo in pista, abbiamo visto oltre 40° di asfalto tutto il giorno tranne in quest’ultima ora, con poco vento. La #7 è quindi indietro di un minuto circa, mentre è doppiata la Alpine. 40 minuti alla fine, sempre WRT davanti alle Jota in LMP2, Ferrari al comando tra i Pro e la solita TF Sport in cima alla classe Am. Mezz’ora alla fine, già rientra qualche LMP2 che aveva anticipato troppo sperando in una safety car. Anche le GTE dovranno fermarsi ulteriormente, si prepara la Gatting per tornare sulla Ferrari di Iron Dames. Si è già fermata la Vantage di TF Sport, guidata da Sorensen in questo finale di gara. L’equipaggio tutto femminile deve cercare di recuperare 37 secondi per vincere, in 22 minuti è una impresa quasi impossibile. Passeggiano su tempi da LMP2 le GR 010 #8 e #7 guidate da Hirakawa e Conway, stabilmente terza la Alpine, in rimonta la Peugeot #93. Pitta Realteam WRT #41 a 20′ dalla fine, rientra anche la Alpine che fa una sosta più di Toyota, come previsto. Dentro pure United #22, e la leader di classe WRT #31, ottavo pit stop oggi, va in testa Stevens su Jota #28, con 7 pit come Prema #9 che è terza in questa fase di gara. Mancano solo 12 minuti al termine, 30 secondi di vantaggio per Jota su WRT, consumi da amministrare. Anche le Ferrari che sono al comando sono a rischio pit a causa dei consumi, mentre sembra che le Porsche possano arrivare in fondo. Situazione che si è già vista a Monza, dove le 488 GTE sono state costrette a uno splash and go negli ultimissimi giri. Con oltre 30 secondi di vantaggio sulle Porsche le Ferrari dovrebbero però riuscire a gestire il carburante. Ha rinunciato alla rincorsa la Frey su Sorensen di TF Sport, che con la vittoria GTE Am in tasca deve solo portare la macchina al traguardo. Rientra a meno di 4 minuti dalla fine la Jota #38, velocissimo splash and go ma che non basta per mantenere la posizione, WRT è ora avanti di 11 secondi. L’altra Jota #28, provvisoriamente terza, è sotto il pressing dell’altra squadra WRT, Realteam #41. Mezzo secondo tra le due auto, un minuto e 50 alla fine della corsa.

© Toyota

Passa la Toyota #8 sul traguardo, con un giro molto lento potrebbe chiudere la gara in una singola tornata. Ci prova intanto Realteam su Jota per il podio, mentre WRT è certa ormai della vittoria. Non molla Hirakawa e transita sulla linea di arrivo con ancora 7″ di margine sul gong, ci sarà quindi un altro giro, l’ultimo. L’unica sfida aperta è quella tra #41 e #28, tutte le altre posizioni dovrebbero essere ormai definite. Riecco la Toyota sul traguardo, con 231 giri completati vince la gara la GR 010 #8, precedendo di oltre un minuto la Toyota gemella. Terza Alpine a due giri di distacco, quarta di classe e assoluta la Peugeot #93. A distanza arriva l’altra 9X8, ventesima assoluta. In LMP2 vince WRT #31 davanti alle due Jota, con la #28 che è riuscita a resistere agli attacchi di Realteam. Trionfo Ferrari in GTE Pro, ottima doppietta questa volta, gestendo bene il carburante nell’ultimo stint. Dopo le Porsche è ultima la Corvette, oggi proprio fuori dai giochi, due giri di ritardo dal leader e un giro dalla Porsche quarta classificata. Grande vittoria in GTE Am per TF Sport, che ha respinto, sia corpo a corpo che a distanza, gli attacchi e le tattiche di tutti gli avversari. Seconda la bellissima realtà delle ragazze di Iron Dames, in costante miglioramento. Chiude terza la AM Vantage di D’Station, inseguita dalla AF Corse #54 con Rigon alla guida. Nella speciale classifica Pro/Am all’interno della LMP2 vittoria per AF Corse #83, decimi al traguardo nella generale di categoria.
Con la grande festa degli uomini Toyota si conclude la 6 Ore del Fuji, gara con pochi colpi di scena ma con un ritmo molto sostenuto messo in campo da tutti i contendenti. Appuntamento ora, per chiudere la stagione con altri grandi sfide, alla 8H del Bahrain che si terrà Sabato 12 Novembre.





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Tommaso Costa

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