close
4 RuoteFormula 1Su pista

La cerimonia di presentazione del GP di Las Vegas non è piaciuta a Verstappen: “Sembriamo clown”





Che Max Verstappen non sia un grandissimo fan della Formula 1 attuale è cosa nota ai più. L’olandese, tra un commento aspro sul format dei weekend Sprint e l’altro, in diverse occasioni ha avuto modo di rimarcare quanto non si senta del tutto a proprio agio in uno sport che – soprattutto in determinate location – sembra assumere connotati sempre più simili a quelli di uno show.

verstappen las vegas
© F1

Non deve quindi stupire più di tanto che, alla vigilia del weekend del GP di Las Vegas, l’olandese non abbia perso occasione di manifestare il proprio disappunto nei confronti delle iniziative commerciali e delle attività promozionali che stanno coinvolgendo i piloti del Circus sin dal mercoledì. A finire nel mirino delle critiche di Max Verstappen è stata, nel caso specifico, la cerimonia di presentazione dei team di F1 andata in scena sul tratto di rettilineo antistante la struttura dei box. Di fronte a una tribuna non esattamente gremita di pubblico, 10 carrozzoni agghindati a festa hanno visto comparire e scomparire i piloti di ciascuna scuderia mentre uno speaker declamava nome e cognome di ciascuno dei protagonisti di questa stagione di Formula 1.

Lo spettacolo, che a non pochi utenti del web ha ricordato la cerimonia di presentazione degli Hunger Games, ha lasciato perplesso più di un addetto ai lavori. E tra di loro ce n’è stato uno, velocissimo, che ha dato voce ai dubbi avuti da molti circa la sensatezza di una simile attività.

“Dal mio punto di vista queste sono cose che potremmo evitare– ha detto Max Verstappen“Non si tratta del cantante o dello speaker, quanto piuttosto del fatto che rimani fermo lì e sembri un clown”. “Questo evento sarà al 99% show e all’1% sport” – ha proseguito il #1 della Red Bull – “Non provo chissà quali emozioni, a voler essere sincero. Voglio solamente concentrarmi sull’aspetto legato alla performance. Non mi piacciono queste cose che si aggiungono. So benissimo che in alcune location sono una parte del tutto, ma diciamo che non mi interessano”.

“Non vedo l’ora di poter scendere in pista per cercare di dare il massimo, non di essere parte di tutto questo show” – ha spiegato l’olandese, secondo Motorsport.com volontariamente assente a un evento organizzato dalla F1 all’interno del complesso dell’hotel Wynn nonostante Stefano Domenicali avesse richiesto la presenza di tutti i piloti del Circus – “Questo evento lo si può osservare da due diversi punti di vista: quello del business e quello dello sport. Ovviamente capisco le loro necessità, ma d’altronde io sto solo esprimendo la mia opinione sul lato legato alle performance. Non siamo azionisti, quindi dobbiamo adattarci. Sono loro che decidono cosa fare, giusto? Farei esattamente la stessa cosa se fossi io il proprietario: non ascolterei i piloti, è il mio sport e ci faccio quello che voglio”.

“Non credo che le mie opinioni facciano chissà quale differenza, ma quando mi viene posta una domanda alla quale voglio rispondere, risponderò sempre in modo onesto” – ha detto Verstappen, che già nel corso dei precedenti weekend aveva criticato il layout del circuito di Las Vegas definendolo “poco emozionante”“Se qualcuno vuole puntare in questa direzione, dove troveremo sempre più elementi di show inseriti nel programma, credo che dovremo semplicemente adattarci. Fin quando le cose andranno bene potranno dire che tutto sta funzionando nel modo giusto, ma vediamo per quanto tempo ancora i fan ameranno una simile situazione. Io mi limito a guidare dove devo guidare, e poi esprimo la mia opinione in merito a diversi argomenti. Per il resto bisogna fare ciò che si fa di solito durante il weekend e poi passare al prossimo”.

“Credo che Liberty Media a la F1 continueranno a guadagnare a prescindere dal fatto che le cose mi piacciano o meno, quindi non penso dipenda da me” – ha proseguito ancora l’olandese, rispondendo a chi gli chiedeva se le sue opinioni potessero avere un impatto economico sulla Formula 1 – “Questo però non significa che io voglia fingere, ho sempre espresso le mie opinioni tanto sulle cose positive quanto sulle cose negative. Io sono così, ma sono consapevole che alcuni preferiscono che ci sia un po’ più di show”. “A me non piace per niente, sono cresciuto preoccupandomi solamente del lato prestazionale delle cose e tuttora vedo questo mondo solamente così. Per quanto mi riguarda sono felice di essere a Las Vegas, ma non sono così contento di correrci”, ha infine concluso Max Verstappen alla vigilia di un fine settimana in cui, stando almeno alle premesse, la sua voce potrebbe non essere più l’unica fuori dal coro.





Tags : f1f1 2023formula 1gp las vegaslas vegasMax Verstappenverstappen
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow