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Hamilton torna a ruggire: “Vincere a Budapest? Oso sognare”





“È in fase calante!”. “È un bollito!”. “Vinceva solo per merito della macchina e non aveva rivali!”. Quante volte nel corso della stagione 2022 sono stati indirizzati a Lewis Hamilton commenti del genere, mettendo così in seria discussione il pilota più vincente nella storia della Formula 1?

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© LAT Images

Sono sicuramente abbondanti i dubbi espressi negli ultimi mesi dagli appassionati così come dagli addetti ai lavori circa il rendimento dell’alfiere numero 44. Sono bastati alcuni risultati inferiori alle aspettative, alcune prestazioni sottotono e alcuni confronti persi con il compagno di squadra a spedire il sette volte campione del mondo al patibolo. Il portacolori della Mercedes, però, ha deciso di continuare a far parlare la pista, sfruttando il suo miglior strumento: il volante. Secondo al traguardo nel Gran Premio di Francia, Hamilton ha firmato il suo quinto podio stagionale, nonché il quarto consecutivo e il 187° in carriera.

“Sei bravo quanto la tua ultima gara”. È la dura legge del motorsport e si applica persino a quei piloti che teoricamente non dovrebbero dimostrare più nulla a nessuno, perché entrati di diritto nell’olimpo della Formula 1. Allo spietato mondo delle corse non interessa se hai già vinto tutto ciò che c’era da vincere, se hai infranto quasi tutti i record esistenti e se hai incredibilmente alzato l’asticella: devi confermarti al vertice, sempre e comunque. Non puoi sbagliare e nemmeno barcollare, altrimenti non sei più quel campione assoluto da cui molti si aspettano l’infallibilità. È proprio questa visione distorta e utopica a motivare parzialmente le critiche mosse nei confronti di Lewis Hamilton a inizio stagione. Dopo aver concluso gli ultimi otto campionati del mondo nelle prime due posizioni ed essersene aggiudicati sei, l’alfiere classe 1985 ha dovuto fare i conti con una monoposto decisamente meno competitiva rispetto a gran parte delle sue vetture precedenti. La W13 messa in pista dalla scuderia tedesca ha difatti presentato una serie di difetti sin dal primo appuntamento stagionale ed è apparso subito evidente che non fosse né all’altezza dei suoi antenati né in grado di contendersi la vittoria con Ferrari e Red Bull. Particolarmente vulnerabile al tanto discusso fenomeno del porpoising, Hamilton si è anche trovato un giovane arrembante quale George Russell come compagno di squadra. Mentre il nuovo pupillo della Mercedes attirava l’attenzione sia degli addetti ai lavori sia dei fan con la propria costanza e concretezza nei primi Gran Premi dell’anno, il sette volte campione del mondo sembrava accusare qualche difficoltà in più.  

Pilota / Gran PremioBahreinArabia SauditaAustraliaEmilia RomagnaMiamiSpagnaMonacoAzerbaigianCanadaGran BretagnaAustriaFrancia
Lewis Hamilton31041365843332
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I risultati di Lewis Hamilton e George Russell nelle prime 12 gare della stagione 2022

In ogni caso, tra scetticismi e delusioni, Lewis non ha dato alcun cenno di volersi arrendere. Dopo essere stato battuto sette volte in gara da Russell nei primi otto weekend del campionato, l’alfiere numero 44 ha ribadito la propria fame e il proprio talento. Il pilota di Stevenage ha collezionato tre podi tra Canada, Inghilterra e Austria, tagliando il traguardo sempre davanti al compagno di squadra per poi presentarsi in Francia con aspettative ancora più alte. A tenere vive le speranze di rivedere una Freccia d’Argento più competitiva sul circuito Paul Ricard era la stessa W13, apparentemente in progressione, ma il tracciato francese ha dato riscontri meno incoraggianti del previsto sin dalle prove libere. Il portacolori della Mercedes è riuscito comunque a siglare il quarto miglior tempo in qualifica, seppur ritrovandosi a quasi nove decimi dal poleman Charles Leclerc. Sembrava preannunciarsi una gara solitaria e complicata da gestire per il sette volte campione del mondo, che invece ha ottenuto il suo miglior risultato stagionale grazie a una performance notevole. Sfruttando uno scatto fulmineo allo spegnimento dei semafori, Hamilton si è reso subito protagonista, sorprendendo Sergio Perez e accennando un attacco anche all’altra Red Bull di Max Verstappen. Proseguendo sia con un ritmo sufficientemente incisivo sia con un’ottima gestione delle gomme e approfittando dell’errore di Leclerc, l’alfiere classe 1985 ha guadagnato la piazza d’onore per festeggiare il suo 300° Gran Premio in Formula 1. Con Russell sul terzo gradino del podio, la coppia inglese si è assicurata il bottino di punti più ricco dell’anno per la scuderia con sede a Brackley.

Che risultato grandioso, considerando che siamo stati così lontani dai più veloci per tutto il weekend e che ho saltato le FP1”, ha dichiarato Lewis al termine di un fine settimana che lo ha visto cedere il sedile al pilota di riserva nonché campione in carica della Formula E Nyck De Vries nella prima sessione di prove libere. “Non mi aspettavo di lottare per il secondo posto o per un podio, quindi è un risultato meraviglioso per noi. Il nostro team è stato straordinario in termini di affidabilità e dimostra che, con dedizione e concentrazione, possiamo salire lentamente verso il vertice. Non abbiamo ancora lo stesso passo dei due team in testa alle classifiche, ma siamo stati in grado di tenerne uno dietro, quindi è un grande risultato per noi e hanno lavorato tutti molto duramente. Grandi congratulazioni ai team a casa nelle sedi e alla squadra presente qui in pista. Senza di loro, tutto ciò non sarebbe possibile e sono fiero di tutti i membri. Anche George ha fatto un lavoro strepitoso oggi.

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© LAT Images

A rendere ancora più saporito il secondo posto di Hamilton è lo sforzo fisico che il portacolori della Mercedes ha profuso per completare una gara di tale spessore. Un problema al sistema di idratazione ha difatti impedito al sette volte campione del mondo di bere nel corso dei 53 giri sul circuito Paul Ricard. L’alfiere numero 44 ha ammesso che non beve mai durante una corsa, ma ne ha sentito il bisogno a Le Castellet sotto un sole cocente e ha quindi dovuto stringere i denti fino alla bandiera a scacchi. A rimarcare la perseveranza del pilota di Stevenage è stato il team principal della scuderia tedesca Toto Wolff: Lewis ha lottato come un leone. È assolutamente sul pezzo e continua a spronare la squadra. Mantiene la sua mentalità positiva, anche in giornate cupe come quella di sabato, e non smette mai di spingere.

Hamilton è indubbiamente galvanizzato e palesa grande fiducia in vista del prossimo appuntamento stagionale, previsto per il weekend del 29-31 luglio a Budapest. Il portacolori della Mercedes vanta ben otto successi sul circuito ungherese, tra cui il primo con la casa della Stella a Tre Punte nel 2013. Oso sognare, certamente!, ha esclamato il sette volte campione del mondo ai microfoni della Formula 1 per rispondere all’ipotesi di una vittoria. “Ma sarà dura. Red Bull e Ferrari sono davvero veloci e la Ferrari ha fatto un grande passo avanti questo weekend, quindi sarà difficile da battere a Budapest. Ciò nonostante, farà caldo e spero che la nostra macchina funzioni un po’ meglio lì. Non lo saprò finché non sarò in pista, quindi incrociamo le dita!. Il vecchio leone sembra tutt’altro che disposto a smettere di ruggire.





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