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Felipe Drugovich: “In Formula E è un po’ come se fosse il Tour de France!”





In occasione del E-Prix di Roma abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Felipe Drugovich, Campione Formula 2 nel 2022, terzo pilota Aston Martin in Formula 1 ma, soprattutto, in pista con la Maserati MSG Racing Tipo Folgore durante i Rookie Test svoltisi nel – caldissimo – pomeriggio di venerdì nella Capitale.

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© Maserati MSG Racing

Fuori Traiettoria: Ciao Felipe! Come hai trovato il circuito di Roma rispetto a quella di Berlino o altri cittadini in cui hai corso? La macchina è più facile da guidare nei tratti veloci o in quelli lenti?

Felipe Drugovich: La pista è molto difficile, molto più difficile di Berlino; è molto più veloce, e lì è più difficile perchè con queste macchine hai pochissimo grip soprattutto sul veloce. Poi con tutti i bump “voliamo” prima di frenare per Curva 7, per cui è molto tecnica ma molto bella da guidare.

FT: Qual è la curva più complicata del circuito cittadino di Roma a bordo di una Formula E?

FD: Curva 6 e Curva 7. Lo scalino, da dentro la macchina, sembra più una caduta libera! La macchina ha tanta elettronica che prova ad aiutare, ma a volte, nei bump così, può peggiorare la situazione! È molto difficile giudicare il giusto punto di frenata in quel tratto.

FT: Come hai trovato la macchina, soprattutto per quanto riguarda le gomme?

FD: In realtà prima dei Rookie Test che ho svolto a Berlino non avevo altissime aspettative per questo tipo di macchina. Ma devo dire che – pur essendo un altro sport, non c’entrando nulla con Formula 1 o Formula 2 – è molto divertente; puoi giocarci, lanciarla dentro le curve, e questo è molto bello soprattutto nel giro di qualifica. Poi in gara ovviamente c’è da conservare tanto, ma è comunque divertente.

FT: Quali sono le procedure più complicate da effettuare con le Gen3?

FD: In gara sono quelle di gestione della batteria; sono importanti, perché bisogna essere bravi a stare nel gruppetto di quelli davanti, ma sempre in scia; mai davanti a tutti! Bisogna essere bravi a difendere; è un po’ come se fosse il Tour de France!

FT: Hai parlato di Formula 2: Qual e la differenza, a livello fisico, con una Formula E?

FD: In Formula E hai alcune curve in cui il volante è più pesante, che deve essere girato tanto, e di solito hai poco tempo tra una curva e l’altra; d’altro canto non hai quasi mai una Forza G superiore a 2G, quindi sotto quell’aspetto è più facile. Tra tutte quelle che ho guidato, devo dire che la GT è la più facile; nonostante in questa si abbia molto caldo, una Formula E rimane comunque più fresca di una GT anche in una giornata da 40° come oggi, a causa del vento che in una GT non c’è per via dell’abitacolo chiuso. La Formula 2 e soprattutto la Formula 1 sono davvero difficili per il collo.

FT: Qual è l’impegno che hai con Maserati? Come è strutturata la tua presenza in Formula E?

FD: Quest’anno ci siamo accordati solo per fare i rookie test, nient’altro. Sono pilota riserva di Aston Martin, e per l’anno prossimo sto ancora cercando il piano A che, ovviamente, sarà sempre la Formula 1. A parte quello, se riuscirò ad avere un’opportunità in Formula E sarebbe un bel piano; sarei molto contento di essere in qua. Per ora però non abbiamo ancora parlato di questo; tutti sanno che ci proverò fino alla fine in Formula 1.

FT: Quali sono tue le aspettative per il weekend di Maserati per l’E-Prix di Roma?

FD: Dal canto mio, in questo rookie test l’obiettivo principale era aiutare il team, ed è andato bene. Abbiamo sistemato i freni e le gomme, il bilanciamento della macchina sembrava buono e, dalle ultime gare, fanno molto bene. Mi aspetto che siano molto veloci qua.





Tags : felipe drugovichFormula Eformula e 2023Formula E RomamaseratiRoma ePrix
Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.