Previste temperature estreme nel weekend del Gran Premio di Singapore, dove per la prima volta dalla sua introduzione è stato attivato l’Heat Hazard, il nuovo protocollo anti-caldo per i piloti previsto dalla FIA.

L‘Heat Hazard, dichiarato dalla FIA per il Gran Premio di Singapore e come definito dall’articolo 26.19 del Regolamento Sportivo della Formula 1, fa scattare una procedura in risposta ai problemi di eccessiva esposizione ad alte temperature riguardanti i piloti che, come accaduto ad esempio durante il controverso GP del Qatar 2023, all’interno dell’abitacolo possono essere sottoposti a 50°C di temperatura costante oltre che a picchi attorno ai 60°C.
Dopo lo scalpore generato dai fatti di Lusail, le prime contromisure pensate dalla Federazione prevedevano l’utilizzo forzato di gilet refrigeranti da parte dei piloti che, grazie ad un liquido raffreddato a circa 16°C circolante lungo una serpentina, potevano godere di maggior refrigerio evitando colpi di calore ed eccessiva perdita di liquidi.
Questi dispositivi, nelle idee della Federazione Internazionale, sarebbero dovuti diventare obbligatori a partire da questa stagione ogniqualvolta le condizioni meteo avessero previsto il superamento dei 31°C durante un Gran Premio; diverse lamentele da parte di alcuni piloti (che avevano segnalato difficoltà nell’adattare il sistema di tubazioni all’interno dell’abitacolo già estremamente stretto) hanno però portato la FIA a rivedere il piano.
Per il Mondiale 2025 di F1, infatti, è stato disposto che l’uso dei gilet refrigeranti non sarà obbligatorio nemmeno in caso di dichiarazione di Heat Hazard: la scelta di indossarlo o meno resta a discrezione del singolo pilota, e proprio così avverrà anche nel caldo e umidissimo weekend del Gran Premio di Singapore.
Come funziona il protocollo anti-caldo in caso di Heat Hazard come nel caso del GP di Singapore di F1?
Se il Servizio Meteo Ufficiale prevede che l’Indice di Calore superi i 31°C durante una Sprint o un Gran Premio (oppure se lo decide il Direttore di Gara, a cui rimane discrezionalità in merito), la FIA può dichiarare un Heat Hazard fino a 24 ore prima della competizione. Una volta attivato, resta valido per l’intero evento e i team vengono avvisati tramite il sistema di messaggistica ufficiale della FIA.
Con l’Heat Hazard attivo, come nel caso del – solitamente – caldo Gran Premio di Singapore:
- Tutti i componenti del sistema di raffreddamento del pilota (Driver Cooling System, come definito dall’articolo 14.6.1 del Regolamento Tecnico della F1) devono essere installati e funzionanti, salvo il liquido refrigerante e gli elementi personali (come il gilet).
- I piloti possono scegliere di non indossare il gilet refrigerante, ma in tal caso il resto del Driver Cooling System deve comunque essere montato in macchina, completo di liquido;
- Il peso minimo di tutte le monoposto viene automaticamente alzato di 5 Kg per la gara e di 2 Kg per tutte le altre sessioni, per accomodare al meglio l’installazione di tale sistema;
- La differenza di peso dovuta al mancato utilizzo del gilet da parte dei piloti che opteranno per tale scelta deve essere compensata con l’applicazione di 0,5 kg di zavorra in abitacolo.
Dunque, dopo la comunicazione ufficiale di Heat Hazard, arrivata alle 12:24 locali del giovedì 2 ottobre (qui il link al Doc. 3 sul sito ufficiale FIA) e valida fino al termine del weekend di Singapore, i piloti dovranno dunque decidere se utilizzare o meno il gilet refrigerante nella gara di domenica, lasciando ai team l’onere di installare precisamente il resto dei sistemi previsti per il raffreddamento dell’abitacolo e di adattare adeguatamente il peso delle vetture secondo le speciali disposizioni del Regolamento visto sopra.
Non per tutti però sarà una completa novità: George Russell – presidente della Driver’s Association – aveva già usato il gilet refrigerante nel GP del Bahrain 2025, decidendo in autonomia di sperimentarne l’efficacia e riconoscendo il contributo del dispositivo al suo rendimento in gara (conclusa al 2° posto).


