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Martin: “Adesso è facile dire che la soft non arriva a fine gara!”





Dopo la caduta a Mandalika, la scelta degli pneumatici sbagliati in Australia. Jorge Martin sceglie di utilizzare la gomma soft e inizia una gara a ritmi dannati, dopo aver disintegrato il record della pista durante le qualifiche. Ma Phillip Island non perdona e il drop arriva a pochi giri dalla fine, portando Martinator a perdere la prima posizione e chiudere in quinta, con il gap tra lui e Bagnaia che risale a 27 punti.

© Michelin Motorsport

“Adesso è facile dire che la soft non arriva a fine gara!” Esordisce Martin ai microfoni di Sky. “Ho fatto una bella gare e ho guidato molto bene, sempre pulito e senza usare molto la gomma posteriore. Sono riuscito a dare un bel distacco fino agli ultimi giri, ma è andata e non ne avevo più, mi hanno preso.”

Sembrava che la potesse vincere con un paio di secondi sugli avversari, invece la sua personale scelta di usare la soft non ha pagato e viene da chiedersi se il pilota si sia dovuto un po’ imporre sul team con questa decisione. “Non ho dovuto forzare niente, forse mi è mancato proprio qualcuno che mi dicesse che non si poteva usare! Alla fine in queste decisioni si è un po’ da soli e abbiamo fatto quello che pensavamo.”

A sei giri dalla fine ho detto ‘è andata’, ho provato a spingere un po’ più a destra e un po’ più in frenata però non riuscivo. Alla fine pensavo di potercela fare, poi ho visto che erano attaccati a me, mi ha superato Johann e ho capito che era finita.” Sembra abbattuto quasi più che dopo la disastrosa caduta dello scorso weekend “No no è uguale, forse in Indonesia stavo peggio! Oggi è stata una decisione non buona, a Mandalika era una gara vinta. Domani possiamo ancora lottare per la vittoria, abbiamo ancora quattro gare e tanti punti. Dai, ieri ho fatto un record assurdo, poi imparo per il futuro e sicuramente l’anno prossimo andrà meglio!”





Tags : gp australiamartinmotogpphillip island
Maria Grazia Spinelli

The author Maria Grazia Spinelli

Classe 1994, molisana. Da piccola vedevo mio padre seguire la Formula 1 e mi chiedevo cosa lo appassionasse così tanto, poi ho avuto un colpo di fulmine con le due ruote in un pomeriggio d'estate ed ho capito. Qui vi racconto la MotoGP e il Mondiale Superbike.