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La classica australiana è alle porte: la 12 ore di Bathurst 2024, che scatterà questo sabato sera da Mount Panorama, rappresenta la seconda grande Endurance dell’anno dopo la strepitosa edizione della 24 ore di Daytona, e costituisce il round iniziale dell’Intercontinental GT Challenge 2024 powered by Pirelli. Tra i numerosi equipaggi presenti, impossibile non segnalare che Valentino Rossi e Maxime Martin condivideranno la BMW #46 con Raffaele Marciello, al debutto per la Casa di Monaco di Baviera.

12 ore Bathurst 2024
© SRO Motorsports Group

Informazioni generali sulla 12 ore di Bathurst 2024

Info e record

Sull’asfalto australiano si è corsa per la prima volta una 12 ore nel 1991, quando a correre furono automobili di serie. Solo nel 2011 si è aperta la possibilità alle GT3 di partecipare all’evento che, così facendo, ha avuto la risonanza mondiale che avrebbe meritato e che ha consentito, dal 2016, di essere inserita all’interno dell’Intercontinental GT Challenge. La competizione promossa e organizzata da SRO prevede, per il 2024, quattro eventi di grande portata: dopo Bathurst, infatti, per la prima volta la 24 ore del Nurburgring entrerà a far parte del calendario, seguita poi dalla 24 ore di Spa e dalla 12 ore di Indianapolis.

Il Campione uscente IGTC 2023 è Jules Gounon che, con la Mercedes AMG GT3 si è portato a casa la vittoria proprio nella 12 ore di Bathurst, i secondi posti di Spa e Indianapolis e i terzi posti di Kyalami e Abu Dhabi, nella 12 ore del Golfo rispettando il requisito di correre per lo stesso marchio lungo la stagione. Ricordiamo poi che nell’Intercontinental GT Challenge non è il team che porta a casa i punti, ma il costruttore stesso che iscrive le vetture e poi ne delega la gestione a team privati. A differenza di quanto accaduto dal 2016, però, dal 2024 ci sarà una sostanziale differenza per l’assegnazione dei punti: la spieghiamo meglio nel paragrafo dedicato al regolamento.

Il sontuoso e spettacolare record sul giro è stato firmato da Maro Engel su Mercedes AMG GT3 #999 durante le qualifiche dell’edizione 2023, che ha visto poi trionfare dopo 323 giri l’equipaggio della vettura gemella #75 gestita dal Team SunEnergy1 guidata da Jules Gounon/Kenny Habul/Luca Stolz; il trio, già vincente nel 2022 e facente parte della Classe A – PRO (più avanti la spiegazione) è riuscito ad imporsi sulla Porsche #912 Grello del Team Manthey EMA Motorsport (Campbell/Jaminet/Preining), che a sua volta ha approfittato di una domenica da incubo per la Mercedes #999 di GruppeM Racing partita dalla pole. Vettura che, partita col favore dei pronostici e con Engel/Grenier/Marciello alla guida, ha sofferto una gara piuttosto movimentata caratterizzata da un un guasto a uno dei dispositivi di rilevamento fornito dall’organizzazione della corsa mentre si trovava in testa, e successivamente è stata penalizzata a causa del testacoda provocato proprio ai danni della #75 poi vincitrice.

Detto che l’australiano John Bowe detiene il record di successi a Bathurst (avendo vinto nel 1995 con Mazda RX-7 SP, nel 2010 con una BMW 335i e nel 2014 con una Ferrari 458 GT3) assieme al pluricampione francese Jules Gounon, quest’ultimo avrà nel 2024 l’occasione per raggiungere quota 4 successi personali, dopo quelli ottenuti nel 2020 (con Bentley), nel 2022 (con Mercedes) e nel 2023 (di nuovo con Mercedes). La terza vittoria di fila sarebbe un’ulteriore record che Gounon potrebbe battere questo weekend, in questo caso con Luca Stolz e Kenny Habul.

(Da sinistra a destra) Luca Stolz, Jules Gounon, Kenny Habul | © SRO Motorsports Group

I punti chiave del regolamento e le novità

Dal punto di vista regolamentare, la prima novità introdotta per l’edizione 2024 è il possibile utilizzo del regime di Full Course Yellow (FCY), che costringe tutti i piloti a rallentare a 80 Km/h per garantire la sicurezza in pista evitando il dispiego della Safety Car. Durante queste fasi la Pit-Lane rimarrà aperta, sia in ingresso che in uscita. Ritorna inoltre il sistema di wave-by, ossia la possibilità per le vetture indietro di uno o più giri di rimettersi in posizione durante le fasi finali della procedura di Safety Car; tale condizione si potrà verificare dalla terza ora di gara fino all’inizio dell’ultima.

Come anticipato, un importante cambiamento è stato applicato al regolamento sportivo in materia di assegnazione dei punti validi per il Campionato costruttori. Se dal 2016 al 2023 ogni costruttore nominava al massimo 3 auto delle quali le 2 meglio classificate avrebbero ottenuto punti, da quest’anno tutte le vetture possono portare punti alla casa costruttrice, sempre nel limite delle migliori 2 classificate. Dal punto di vista del Campionato piloti, i primi 10 classificati dell’IGTC raccolgono punti indipendentemente dal marchio con cui corrono. Sia per i Costruttori che per i Piloti, i punteggi sono assegnati secondo gli ormai classici criteri:

Posizione 1°  2° 3°  4°  5°  6° 7°  8° 9° 10° 
Punti251815121086421

Passando ad un lato più tecnico, dal 2024 sarà obbligatorio inoltre rispettare il tempo minimo di 85 secondi durante un Pit-Stop che comprenda il rifornimento oppure un cambio pilota, con 1 secondo di tolleranza (non cumulativo) che può essere applicato al massimo in eventuali 3 infrazioni lungo la gara; le soste che prevedano solamente un cambio gomme (Pirelli è il fornitore unico) possono invece non rispettare tale requisito. Il limite di velocità all’interno della Pit-Lane è fissato a 40 Km/h.

Ogni equipaggio avrà a disposizione, lungo l’intero weekend, 48 gomme Pirelli PZero DHF da asciutto comprate appositamente per questo evento; non sarà permesso portare gomme già acquistate, siano esse nuove o usate. Le gomme da bagnato (Pirelli WET) sono invece prive di limitazioni nella quantità, e vanno acquistate direttamente dal fornitore. Fondamentale è poi specificare che durante l’intero weekend della 12 ore di Bathurst 2024 sarà vietato l’utilizzo di termocoperte e/o scaldoni.

Per quanto riguarda il BoP (Balance of Performance) – ovviamente gestito da SRO nell’ambito dell’Intercontinental GT Challenge -, è da specificare che il peso dei piloti sarà parificato a 85 Kg, con l’aggiunta di zavorre nel caso di un peso inferiore o con la rimozione, dai Kg di peso minimo imposti da regolamento per la vettura, della quota in eccesso (fino ai 90 Kg).

Il circuito – un nastro d’asfalto per soli eroi

il Circuito di Bathurst è identificato come il più difficile in calendario da molti piloti GT: molti lo definiscono addirittura più impegnativo del Nürburgring Nordschleife, proprio per via dei muretti ravvicinati, le alte velocità e le pendenze delle curve specialmente nella sezione del Mountain.

Il Mount Panorama Circuit, inaugurato nel 1938, nell’attuale configurazione vanta 23 curve (14 a sinistra, 9 a destra) arrivando a toccare i 6213m di lunghezza. La caratteristica che rende unico questo impianto disegnato per gli eroi è però il dislivello che si incontra partendo da unto più basso del tracciato al punto più alto: ben 174m! Ecco dunque la descrizione di un giro nel Blue Hell“!

© Nick Carson

Siamo sul rettilineo di partenza; i semafori si spengono e premiamo l’acceleratore; ci troviamo già alla curva Hell, un sinistra secco di 90°. Fondamentale avere una giusta linea per poter aprire presto il gas e portare velocità lungo il Mountain Straight. Qui, dopo una ripidissima discesa, si imposta la curva Griffins Bend, un lungo destra a salire e senza vie di fuga che ci porta verso la sezione più impegnativa e distintiva di Mount Panorama. Usciti da questo destra da 130 km/h di percorrenza, si arriva ad un sinistra veloce e soprattutto un tornante in salita sempre a sinistra contraddistinto da tanto grip e tanta velocità di percorrenza rispetto al suo raggio stretto, chiamato The Cutting. In questo tratto la pista spiana leggermente e, dopo un destra da fare in pieno, si arriva ad un destra-sinistra da pelo sullo stomaco: qui la macchina si schiaccia, sobbalza e scoda, ma bisogna tenere giù il piede e sfiorare il muretto a destra appoggiandosi al cordolo. Se tutto va come deve andare abbiamo appena passato Quarry e ci arriva in faccia la serie di 4 curve velocissime verso sinistra. La differenza la si fa soprattutto a Sulman Park (piega da 210 km/h con uscita a lambire il muro di cemento) e McPhillamy Park dove, finalmente, si vede un po’ di ghiaia all’esterno della traiettoria. Qui la pista di Bathurst cambia la sua natura: ora si scende! Si entra nelle Esses: tratto da fare praticamente tutto con il freno appoggiato e il posteriore della vettura che vuole scambiarsi di posto con l’anteriore. Avere una macchina ben bilanciata con anti-dive e compressioni è fondamentale per attenuare il trasferimento di carico all’anteriore e cercare di tenere la macchina più neutra possibile. Dopo questo impegnativo tratto arriva Forrest’s Elbow: un tornante secco verso sinistra, dove nel 2019 Campbell si è inventato un sorpasso da panico, risultato poi decisivo per la conquista di quell’edizione. Se non abbiamo piegato la sospensione sul muro esterno, via lungo Conrod Straight, dove si raggiungono le velocità più alte (addirittura 290km/h con una GT3!) e dentro a The Chase, chicane aggiunta a fine anni ’80 per ovvi motivi di sicurezza, che rappresenta l’ultimo limpido punto di sorpasso. Chiude questo giro incredibile Murray’s Corner, un sinistra 90° secco che immette sul rettilineo di partenza.

© SRO Motorsports Group

Le vetture e piloti in pista a Mount Panorama

L’edizione 2024 della Repco Bathurst 12 Hours vedrà in azione ben 29 vetture, che comporranno un nutrito gruppo che sulle colline australiane non si osservava dal periodo per pandemia. Lungo i saliscendi di Mount Panorama potremo vedere correre contemporaneamente vetture suddivise nelle seguenti classi guidate da piloti che rispettino determinati requisiti di categorizzazione FIA:

  • Classe A (GT3)
    • Pro – Max 3 piloti, di qualsiasi categoria;
    • Pro-Am – Max 3 (o 4) piloti, con 2 Platinum, Gold o Silver e 1 (o 2) Bronze ;
    • Silver Cup – Max 3 (o 4) piloti Silver e Bronze;
    • Bronze Cup – Max 3 (o 4) piloti Bronze.
  • Classe B (GT Cup)
    • Per Porsche GT3 Cup e altre vetture GT Cup di categorie monomarca – Max 3 (o 4) piloti, 1 Bronze obbligatorio;
  • Classe C (GT4)
    • Per vetture sottostanti il regolamento GT4 – Max 3 (o 4) piloti, di qualsiasi categoria.
  • Classe I (Invitational)
    • Dedicata alle sole vetture invitate, quali MARC Cars, GT2 o altre specifiche GT che non possano completare un giro in almeno 2’06″000 – Max 3 (o 4) piloti, 1 Bronze obbligatorio;

L’importanza di un equipaggio ben bilanciato e una strategia studiata alla perfezione è dovuta, come accade in ogni Endurance che si rispetti, alla regolamentazione riguardante i tempi minimi di guida: la tabella sottostante rende l’idea delle combinazioni possibili, e la postilla a fondo pagina costituisce il modo in cui nel 2023 la vittoria sia andata a SunEnergy1 sebbene nell’equipaggio ci fosse il CEO Kenny Habul, pilota Bronze:

© SRO – Bathurst 12 Hour Sporting and Technical Regulation

Entry List – gli iscritti e gli equipaggi della 12 ore di Bathurst 2024

Partiamo dai numeri: in Classe A (GT3) saranno ben 19 le vetture a contendersi la vittoria assoluta e, nel caso della Pro-Am, Silver Cup e Bronze Cup, la vittoria delle rispettive classi. Tra queste troviamo 9 Mercedes AMG GT3, 3 Porsche 911 GT3 R (992), 5 Audi R8 LMS GT3 Evo II, 2 BMW M4 GT3 e 1 Lamborghini Huracan GT3 Evo 2, suddivise nelle varie Categorie in questo modo:

#Team e PilotiCostruttoreClasse
Classe A – Pro-AM
02KFC / Jamec Racing Team MPC
B. Schumacher / M. Winkelhock / R. Feller
Audi R8 LMSA-PRO
13Phantom Global Racing*
B. Buus / J. Evans / J. Eriksson
Porsche 911 GT3RA-PRO
22Wash It / Jamec Racing Team MPC
L. Talbot / K. van der Linde / C. Haase
Audi R8 LMSA-PRO
32Team WRT*
D. Vanthoor / S. van der Linde / C. Weerts
BMW M4 GT3A-PRO
46Team WRT*
V. Rossi / M. Martin / R. Marciello
BMW M4 GT3A-PRO
77Mercedes-AMG Team Craft-Bamboo Racing*
D. Juncadella / J. Ojeda / M. Gotz
Mercedes-AMG GT3A-PRO
130Mercedes-AMG Team GruppeM Racing*
M. Engel / D. Reynolds / F. Fraga
Mercedes-AMG GT3A-PRO
222Scott Taylor Motorsport*
C. Lowndes / C. Waters / T. Randle
Mercedes-AMG GT3A-PRO
888National Storage Racing*
B. Feeney / W. Brown / M. Grenier
Mercedes-AMG GT3A-PRO
912Manthey EMA*
M. Campbell / L. Vanthoor / A. Güven
Porsche 911 GT3RA-PRO
75SunEnergy1*
K. Habul / J. Gounon / L. Stolz
Mercedes-AMG GT3A–(PRO)
Classe A – Pro-AM
09Hallmarc
M. Cini / L. Holdsworth / D. Fiore
Audi R8 LMSA-PRO AM
27Heart of Racing by SPS*
I. James / R. Gunn / A. Riberas
Mercedes-AMG GT3A-PRO AM
48M Motorsport*
J. McMillan / G. Wood / J. Le Brocq / G. Walden
Mercedes-AMG GT3A-PRO AM
88Triple Eight JMR*
P. Jefri Ibrahim / J. Love / J. Whincup
Mercedes AMG GT3A-PRO AM
911The Bend Manthey EMA*
Y. Shahin / H. King / A. Picariello
Porsche 911 GT3RA-PRO AM
Classe A – Silver Cup
44Valmont Racing
M. Zalloua / S. Pires / L. Youlden / B. Shiels
Audi R8 LMSA-SILVER
47Supabarn Racing*
J. Koundouris / T. Koundouris / D. Russell / J. Webb
Mercedes-AMG GT3A-SILVER
93Wall Racing
A. Deitz / D. Wall / T. D’Alberto / G. Denyer
Lamborghini HuracanA-SILVER
*indica le vetture iscritte all’Intercontinental GT Challenge che possono dunque ottenere punti

In ottica Campionato, vista la novità 2024 che prevede che le prime 2 vetture di ogni marchio iscritte in Classe A-PRO prendano punti validi, Mercedes AMG gioca chiaramente da favorita potendo contare su ben 9 esemplari; da segnalare anche la presenza di 5 Audi, segno di un programma clienti ancora in vita nonostante la chiusura del programma ufficiale GT3. Tra gli equipaggi della Classe A-PRO non compare quello gestito da HubAuto, che figurava nella entry-list provvisoria. Il team di Taiwan, che avrebbe schierato la Porsche 911 GT3 R con Kevin Estre/Klaus Bachler/Patrik Pilet, ha dichiarato di aver incontrato problemi durante la delicata fase di spedizione del materiale dalla propria sede all’Australia, e pertanto rimanda l’appuntamento con Mount Panorama al 2025.

Tra i numerosi nomi altisonanti, risalta subito all’occhio la presenza di Raffaele Marciello sulla BMW #46 del Team WRT; Lello, dopo 7 anni passati a vincere con Mercedes, ha strizzato l’occhio al progetto BMW proprio a partire dal 2024, anno in cui guiderà anche la LMDh nel WEC oltre che la M4 #46 – ancora con Rossi e Martin – nel GTWC Europe Endurance.

© SRO Motorsports Group

Non risultando vetture idonee ad essere iscritte nella Classe B, di seguito l’elenco delle GT4 che prenderanno parte alla Endurance australiana sotto il cappello della Classe C:

#Team e PilotiCostruttoreClasse
19Team Nineteen M. Griffith / A. Christoudolou / D. BilskiMercedes-AMG GT4C-GT4
25Method Motorsport C. Mostert / M. Flack / J. BryanMcLaren Artura GT4C-GT4
56Nineteen Corp P. Buccini / A. Zerefos / C. White / O. HizzeyGinetta G55 GT4C-GT4
230Method Motorsport T. Hayman / T. McLennan / E. SchutteMcLaren Artura GT4C-GT4

Infine, la folta griglia della 12 ore di Bathurst 2024 verrà completata da 7 vetture iscritte in Classe Invitational, ammesse discrezionalmente da parte dell’organizzatore imponendo però il divieto di scendere sotto il tempo di 2’06″000 al giro.

#Team e PilotiCostruttoreClasse
10SUPAGLASS RACING J. Holinger / N. Percat / C. HillIRC GTINV
20T2 Racing / Localsearch D. Jileson / A. Hargraves / C. SbirrazzouliIRC GTINV
50KTM Vantage Racing D. Crampton / T. Harrison / L. KraiheimerKTM XBow GT2INV
91Wheels FX Racing K. Kassulke / H. Morrall / C. McLeod / T. SladeMARC II V8INV
111MRA Motorsport / 111 Racing D. Currie / A. Donaldson / R. GrayMARC II V8INV
701Vortex L. Amrouche / J. Boilot / P. BonnelVortex 1.0INV
702IRC D. Stutterd / N. Morris / P. Tracy / M. TwiggIRC GTINV

Le favorite per la Classe Invitational sono le MARC II V8, seguite dalle KTM XBow GT2 e dalla Vortex, al debutto a Bathurst.

© SRO Motorsports Group

Guida TV – Dove vedere la 12 ore di Bathurst 2024? Info, orari e dirette

La 12 ore di Bathurst 2024 sarà visibile – con commento in inglesesul canale YouTube dell’organizzatore della corsa.

Ecco dunque gli orari per questo weekend:

Sabato 17 febbraio

  • 19:45 -> Partenza 12 ore Bathurst

Domenica 18 febbraio

  • 7:45 -> Arrivo 12 ore Bathurst




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Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.